POESIA: seguivo la via delle ombre
dimentica delle congiunzioni
delle generazioni passate come una mano
sotto la gonna
ad afferrarmi la carne. Dimentica
tu avevi detto dimentica
l’usurpazione del nome
il mio cominciavano di nuovo
a urlarlo, sopra, fra le doline
dimentica quell’aspettare l’estate
tornando a casa la sera
i ciuffi biondi sul carso
radi, i fischi bassi
che perseguitano le grotte
ma vedi
ancora adesso io porto
nelle gambe rosse e sporche
di terra quel sussurro
fra gli alberi, il correre nudi
la fuga per essere presi
e tutti i miei suoni
tutti i miei suoni che ho tramandato
in un respiro incosciente
nel vento – 05/04/2018
Mese: aprile 2018
Maria Carmela Frate
POESIA: V
Non sono più la polena salmastra
– qual ero dianzi –
non volendo neppure
il silenzio ieratico
quale solo compagno di viaggio
nè col petto fendere rotte
su cui s’affollano
famelici gli albatros
a ghermire mammelle svuotate
nè sono (o m’appaio)
uno spettro di lemuri segni
ora m’accoglie il silenzio di essere
la voce smorzata
(d’incantamento si compongono i Sogni)
almeno l’amore d’amare
dovrà ricordarmi d’esistere.
V
Non sono più la polena salmastra
– qual ero dianzi –
non volendo neppure
il silenzio ieratico
quale solo compagno di viaggio
nè col petto fendere rotte
su cui s’affollano
famelici gli albatros
a ghermire mammelle svuotate
nè sono (o m’appaio)
uno spettro di lemuri segni
ora m’accoglie il silenzio di essere
la voce smorzata
(d’incantamento si compongono i Sogni)
almeno l’amore d’amare
dovrà ricordarmi d’esistere.
VI
Lo vedo allontanato
di sua lontananza antica
la stessa che conclusa
incede all’orizzonte
lasciatomi supino
un carico di pietre
intrappolate e grigie
nel chiuso del silenzio
di queste stanze antiche
rivedo vane
di leggerezze eteree
le parole lievi
dei palpiti d’esistere
tra odori di nasturzi
che raccordano il mio tempo
-tra oggi e ieri-
in luoghi senza limen
un sorriso non sperato
poi nel Sogno ricomposto
su sentieri e crocevia
che m’appaiono disgiunti.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 05/04/2018
Camassa Barbara
POESIA: Assorta nei pensieri… Nella quotidianità in corsa.. Improvvisamente come fulmine a ciel sereno. Vedo te… È reale.. L’intensità del desiderio e voglia di rivederti ha fatto sì che accadesse davvero… In quel preciso momento…il cuore ha iniziato ad emettere battiti più intensi… Sembrava impazzito… Guidavo ma in realtà era la mia macchina che mi conduceva… Tremavo tantissimo dall#039;emozione… Sono stata malissimo nel sentire sensazioni così acute mai provate.. È una bellissima vita d#039;amore per me.. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Di Matteo Anna
POESIA:
I miei occhi come lucciole
Di notte d’estate
Profumati di quell’essenza speciale
Che separa le stagioni
Come mine vaganti
Si aggirano sui tuoi movimenti
La musica
Le fiamme dell’arte
Ci scaldano di liberta
Di arte e di amore
Non siamo mai sazi
Fammi girare ancora
La testa
Sulla tua musica
Musica musa
Musa nuda
Ritmo
Fammi essere nuda
Di solo amore
Di solo odore
Di solo ardore
E che la notte sia breve come
Un soffio
Lunga e intensa come
Il respiro che sta dentro ad un vero bacio
E che la nostra arte
Sincera
Possa percorrerla tutta
Fino al vento di sole
Senza stanchezza | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Soriente Raffaele
POESIA: A me non piace l’ultimo dell’anno è vi spiego subito il perché.la gente quando suona la mezzanotte fa tutte le cose a stravedere chi butta giù un mobile un comò lo fa senza sapere guarda che combinazione fra tanta roba vecchia abbandonata,,,,una bambola nera fissa negli occhi mi guardava come se mi volesse dire qualcosa,,,io me la presi e me la portai a casa e la misi fra le 100 bambole che ho,,,fra le 100 bambole che ho la nera e la più bella | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Canale Alfredo
POESIA: Napoli
Napoli è la mia città ..
Napoli per sentirti parte di essa devi solo fare cose semplici..
Cammina nel suo cuore di vicoli e annusa il profumo dei vestiti stesi al sole..
Osserva i bambini che giocano a pallone in vicoli che non entra nemmeno il sole ma che è pieno dei loro sogni e sorrisi..
Ultima cosa recati sul lungomare e annusa l#039;odore dei taralli caldi mischiato al profumo del mare…
Se farai questo solo allora farai parte del nostro paradiso chiamato…
NAPOLI!! | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Topalli Tedi
POESIA: lenta la luna tramonta dietro i colli
le stelle danzan più folli
onde fremon sopra i granuli
come i tuoi occhi abbaglian le notti
vento tiepido accarezza la pelle
con fare sospetto scruti le ombre
pensieri svelti calman le stelle
nubi folte sprecan le membre
nel lasso tutto si quieta
passò oltre una cometa
rampante lo sguardo cadde
la luce che senti
pone colore
cogli il niente
distogli distorto
in un attimo
dolci crepe infrangon rumore
aria tersa
sospiri
odi lontano lamenti di gioie | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Giacalone Grazia
POESIA: Le “scatole chiuse”
nulla mai regalano,
se non dubbi
e illusioni…
E se vi sono aspettative
scaturiscono pure le delusioni.
È ” nell’apertura “che regali
sorrisi ed emozioni…
Il vero dono è aprirsi all’altro,
donarsi per comprendersi,
è la virtù dello scaltro.
Se la vita fa soffrir
regalati un dono,
Il tuo sorriso,
e in quel frastuono,
d’improvviso apparirÃ
Il paradiso.
Graziella Giacalone | sorgente: http://m.facebook.com/ – 05/04/2018
Belusi Gibilisco Carla
POESIA: Ed egli solea definirsi di cuor puro e anima diversa, che le restanti si sa parean tutte uguali. Ma non smise appena di pronunciar tali parole , che subito coi fatti smentì le false ali. | sorgente: http://m.facebook.com – 04/04/2018
Esposito Loredana
POESIA: TITOLO(BUIO)
Il dolore non fa rumore , la gente non lo sente se non lo racconti eppure per e stato così forte, tanto da sentirmi morire.. l’ ho provato si, l’ ho provato un dolore così immenso , così intenso,lo sentivo camminare nel mio corpo, scorrere nel mie vene come se una creatura dannata si nutrisse del mio sangue e lentamente mi consumare arrivando fino alla mia anima . Non era un dolore fisico bensì mentale e non esistevano medicine che lo potessero curare .. spezzata in due da questo patire divenni vittima del suo letto , quel letto dove io sentivo ancora il.suo profumo, quel letto dove lo vedevo ancora dormire , quel letto dove avrei voluto morire. Mi rotolano tra quelle lenzuola cercando ancora un po di lui , elemosinando amore a Dio piangevo , piangevo suscitando il suo nome .. papà , papà , papà mio….. I giorni divennero sempre più tristi e bui ed io ero come paralizzata dal questo dolore , mi.ponevo mille domande senza ricavare una risposta, perché una risposta non cè, quando la morte a deciso tu non puoi fare altro che accettarla e rassegnarti al tuo destino……. – 04/04/2018