POESIA:LA MIA TERRA ANFIBIA
E’ anfibia la mia terra dove
la campagna avvalla
onde bige d’uliveti al vento
vele verdi di pampini di viti.
Qui paziente il marinaio vanga
coltivi arditi all’aria che traluce
pulviscoli di sole
che sanno iodio e sale
Semina il contadino a cresta d’onda.
Hera feconda messi in abbondanza
alla battigia
dove Venere schiuma
gigli bianchi di mare
e melograni rossi
spacca a chicchi
Proserpina al sorriso
al risveglio dall’Ade.
Alla rada di luce
dove approdò l’Acheo
con pantheon di dei
e tempio eresse
fastoso a Poseidone
Il pastore si bagna con il gregge
di transumanza a rito
per la tosa
ubriaco di mare
che sognò
dell’ Antece all’altare,
dio di vento e pietra sugli Alburni
dei Lucani guerrieri
o dal Cervati
a culto di Madonna
a profumo al pianoro
di lavanda
All’addiaccio con il cane amico
all’algido di luna anche d’agosto.
Ha vanga e remo all’angolo di casa
che s’apre ariosa alla vigna
a margine di mare
l’uomo della mia terra
a ricordare
eredità d’Ulisse
che conobbe
al viaggio d’avventura
miti di terra e mare
E ad alternanza
fu
di mare contadino
e di campagna marinaio esperto
a compagnia di stelle a ricamare
sogni fecondi
a porta di futuro”
– 07/05/2018