POESIA:Correvo, correvo,
le mie gambe immobili
le mie anche stanche.
Piangevo,
cicatrici impossibili
lunghe. Strisce. Bianche.
Ho sognato che correvo,
cadevo. Mi rialzavo.
Ma ciò che non vedevo
era ciò che non guardavo.
Distesa in un letto d’ospedale
attendevo, dormivo, sognavo.
Di correre ancora, normale,
e rifare tutto ciò… che amavo.
Invece mi ritrovai sola,
rattoppata,
solo la musica mi consola,
abbandonata.
Correvo, rincorrevo
un sogno, da un capo all’altro
di un mondo in cui ridevo.
Sempre. Il sole dentro.
Si è spento.
Un momento, un risveglio.
Respiravo, vivevo.
Forse così è meglio.
Sopravvivo.
E volo nel vento. – 21/05/2018
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