POESIA:C’è ancora
l’isola felice,
rifugio per rifocillarsi,
giaciglio per addormentarsi?
Naufrago, attendo
le sponde di scorgere.
Con nulla all’orizzonte,
telemaico, scruto i flutti
privi della paterna nave.
Bussola e astrolabio,
indecifrabili mezzi,
cadono in frantumi.
Ascolto le parole del saggio
indicantemi la via.
Inconoscibili.
Come lo stolto fisso il dito,
sparendo tra i flutti del pensoso mare.
– 22/05/2018
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