POESIA:31 febbraio
Mi sono accorto che da almeno 4 anni a questa parte c’è un giorno in particolare dell’anno in cui mi succede sempre qualcosa di magico, e questo giorno puntuale come un orologio svizzero con naturalezza si prende possesso di me e mi fa fare cose, gesti, azioni che negli altri 365 non mi sognerei mai di fare.
Mi ricordo di una volta in cui ero innamorato follemente di una ragazza e forse oggi se mi guardo ancora dentro qualche sentimento lo provo, perché diciamocelo chiaro,se qualcosa o qualcuna ti ha fatto sognare é matematica ti rimane dentro.
Mi ricordo scelsi il vestito più bello,andai dal mio parrucchiere e mi feci fare una pettinatura talmente curata che quando mi guardai allo specchio pensai che quella sera fosse il forse giusto. Organizzai tutto nel minimo dettaglio, comprai dei fiori bellissimi, mi ricordo ancora che pretesi che furono di tre colori perché ognuno di loro doveva rappresentare un particolare elemento magnifico che aveva lei. Preparai una tavola talmente bella cosi colorata che solo al pensiero mi vengono ancora i brividi, calcolai la posizione delle luci, scelsi il miglior vino, feci cucinare a mia mamma le miglior prelibatezze per far si che la serata potesse procedere nel miglior modo possibile. Mi ricordo che lei quella sera finì di lavorare tardi quindi vi lascio immaginare l#039;ansia,io che feci quella sera senza scherzare il giro del mondo tra camminare e pensare che tutto doveva andare stupendamente.
Arrivò quel benedetto orario,presi la macchina e una benda, andai a prenderla, l#039;aspettai sotto casa e come ogni donna che si rispetti si fece attendere,quando uscì dak suo portone non vi sto neanche a raccontare la faccia che feci nel vederla,vi lascio immaginare.
La salutai balbettando e bendandola la feci salire in macchina senza dirle niente di dove saremmo dovuti andare o cosa fare, la portai dritta a casa e una volta arrivati le tolsi la benda e lei con occhi lucidi mi saltò in braccio e d#039;istinto senza pensarci un secondo mi guardò negli occhi e mi bacio. Ci mettemmo a tavola e tra un bicchiere di vino e tante risate sul perché organizzai tutto questo, decidemmo di trascorrere il fine serata in terrazza a guardare le stelle abbracciati con delle candele attorno che mi ricordo ancora crearono um atmosfera incredibile.
Non facemmo l#039;amore ma restammo inchiodati su quelle sedie fino all#039;alba perché il tempo fu dalla nostra parte.
AH ORA SARETE CURIOSI DI SAPERE QUAL E’ IL GIORNO PERFETTO… IL GIORNO PERFETTO É IL 31 FEBBRAIO. – 27/05/2018
FOGGETTA ALBERTO
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