POESIA:Come ancestrale richiamo, nostra figlia è nata sul mare.
ne porta impresso l#039;orgoglio e l#039;odore,
I suoi capelli sono l#039;onda lunga che culla gli scafi col fasciame scheggiato quando entrano in porto.
I suoi occhi sono praterie di poseidonie,dove guizzano le schiene argentate della libertá dei pesci.
Del mare ha la voce grossa di tempesta e il dolce abbraccio delle giornate di bonaccia.
Corre con le correnti quando vuole giocare,
I suoi castelli non hanno ne re o regine,non hanno servi e non hanno schiavi
Il grido dei gabbiani è alle sue orecchie
Eco di possibilitá
e le loro ali la fanno volare sopra la piccolezza delle meschinitá
Poi quando il sole incontra la linea d#039;orizzonte
Spariscono le rughe dalla sua fronte e lei pacatamente si addormenta
– 29/05/2018
Cecca Valerio
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