Giannecchini Irene

POESIA:Piccola

Sono qui.
Sono piccola.
Sono una fessura di vita
affacciata sul cielo.
Sono un eco
che è già stato
prima di me
negli echi degli altri,
in quelli di chi aveva
il cuore in fiamme
come il mio.
Sono un essere infinito,
un’estensione perfetta
del cielo e della terra,
di tutti i passi
di chi ha camminato
prima di me
le durezze
che mi porto dentro.
Sono un cuore
che batte
nei cuori del mondo,
che pulsa di feroce,
violenta verità.
Sono un canale
che trema alla paura
ma è forte abbastanza
da essere fiume
e inondarsi,
inondarsi
di gioia,
di amore,
di follia,
di purezza,
di nuda realtà.
Sono io.
Sono piccola
ma voglio essere
grande. – 29/05/2018

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Miccoli Simona

POESIA:Viaggerei per giorni, a piedi nudi, sulla tua pelle, dalle tue soleggiate braccia, passando per le terre sismiche del tuo petto, fino alla vetta del tuo naso e poi, in discesa, per spiare tra le tue ciglia, come tra alberi, i laghi verdi dei tuoi occhi. – 29/05/2018

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Ciraci Giulia

POESIA:Così insignificante, così amara, sei
uno scarabocchio.
Qualcosa di cosi piccolo ma grande.
Ripudiante e triste.
Sei unica a creare infiniti vuoti.
Così potente ma fragile.
Lacrime per te.
Togli la gioia,l#039;armonia, l#039;amore.
Crudele,nera e buia.
Piena di ricordi,piena di rimpianti,
di “avrei potuto fare”,
di forse e perché.
Piena di domande.
Complicata.
Arrivi così per caso e rovini tutto.
Così inaspettata.
Così curiosa e adrenalinica.
Un sonno eterno.
Il trapasso di una vita.
Una tempesta prima di un arcobaleno.
Un mare mosso. – 29/05/2018

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Cecca Valerio

POESIA:Come ancestrale richiamo, nostra figlia è nata sul mare.
ne porta impresso l#039;orgoglio e l#039;odore,
I suoi capelli sono l#039;onda lunga che culla gli scafi col fasciame scheggiato quando entrano in porto.
I suoi occhi sono praterie di poseidonie,dove guizzano le schiene argentate della libertá dei pesci.
Del mare ha la voce grossa di tempesta e il dolce abbraccio delle giornate di bonaccia.
Corre con le correnti quando vuole giocare,
I suoi castelli non hanno ne re o regine,non hanno servi e non hanno schiavi
Il grido dei gabbiani è alle sue orecchie
Eco di possibilitá
e le loro ali la fanno volare sopra la piccolezza delle meschinitá
Poi quando il sole incontra la linea d#039;orizzonte
Spariscono le rughe dalla sua fronte e lei pacatamente si addormenta
– 29/05/2018

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Nardelli Dafne

POESIA:E il nome suo riempe la mia bocca,
I suoi occhi la mia anima.
Mai dolore fu più grande della sua perdita
Mai parole furono scritte per descrivere ciò che arde nel mio petto
Le decadi si susseguono e il nome tuo infetta ancora il mio petto come un morbo.
E decadi seguiranno ancora, portando nella polvere delle mie ceneri il nostro segreto, il nostro nome, il nostro malato amore – 29/05/2018

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D’Amore Massimiliano

POESIA:Parte un altro treno, senza di me, lo guardo allontanarsi poi, abbasso gli occhi, avvolto nell#039;ombra dell#039;uomo che ero.
Inizio a camminare, sopra fragili dune di sabbia, riscaldato da un timido sole che dona il suo cielo alle nubi di una tempesta. Ora piange il cielo e, le sue lacrime, mescolandosi alle mie, bagnano la sabbia. Sprofondo un po#039; nei miei ricordi, mentre osservo, nella pioggia caduta, riflettersi uno sguardo che ho perduto. – 29/05/2018

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Lorenzo Federica

POESIA:Mi sento sola
Nel ventre del mondo
In procinto di schizzare fuori
Ma ancora costretta
In una gabbia di tessuti

Mi sento sola
Ora come allora
Circondata da buio e voci lontane
Sul punto di impazzire
Tra le sbarre fredde di sto circo malato.

– 29/05/2018

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Mangiafico Santo

POESIA:4-Mura

Se magari la follia è solo un ideale da difendere..come i tuoi lunghi accenti sopra francesismi leciti…

Tre versi e mezzo forse non bastano a
ricordare queste lotte e invece,
siamo solo bellissimi..
in mezzo a queste quattro mura.

Come cartelle dismesse,impolverate dalla paura,
argina gli addii tra fili d’erba,
costruisci prigioni d’edera,
ricordando queste notti..
e invece…

Siamo solo bellissimi,
in queste quattro mura.

– 29/05/2018

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Pietro Columbu

POESIA:Pietro Columbu: Quanto vorrei
Disegnarti montagne dove sognare
Sulle ripide scogliere

Io danzo sui fianchi di limpide nubi
Mentre ti diverti, Icaro
A scontrarti con il cielo

E sono la notte ubriaca sulle piazze
E vorrei
La brezza leggera che ti scompiglia abiti e fiori

Quando la sera tramonta sul mondo

Sei tu l#039;abisso in cui m#039;immergo solitario
Per dare orgoglio agli spiriti?

O mi parli di vento
Solitaria tempesta?

Se sorridi si fa primavera
Nelle carni dei miei silenziosi spettri

Tanto che piango
E non reggo la penna

Come se
Tu fossi speranza

In mille sfumature di nebbia

Questi cieli appassiscono e tornano semi
Nell#039;abisso della terra

E diventi aurora
Nei silenzi del cosmo

-A Soulmaz – 29/05/2018

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De luca Loretta

POESIA:Silenzio!
Schhhh come il vento che ti accarezza, brividi che affiorano insieme alla più indicibile delle interpretazioni. Che senso hanno più le parole ? Quante ne sono state dette, quante scritte fino ad oggi per poi scomparire con l#039;aria che respiro o con un bicchier di vino! Mi ubriaco nel sentiero contorto, un labirinto cerebrale che protende fino allo stomaco. Si contorce, si chiude, si affanna e non sente la fame! Le parole sono come il vento. Ma che lingua parla il vento? – 29/05/2018

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