Simone Rozzi



POESIA: Tracce di squarci
Colpi mortali assetati di vendetta.
Scorre solo sangue di vane illusioni,
incalcolabile sicurezza di rivederti non nel tuo sguardo
privo di luce, privo della pura essenza della materia che si libra al di là dei confini.
Desidero il tuo nome, il tuo dolore come abito da sera, lo indosserò come singolo attimo per sentirti, per assaporare la fame del tuo sorriso da lontano.
Riecheggiano suoni, sapori.
Soffocato dal dubbio assale il peso del rimorso.
Possa il tuo sguardo non guardarmi, la luce non attraversarmi
e la tua brezza non punirmi.
Lontano!
Dal levante ti caccerò e dal ponente
ti troverò.
Di giorno
ombra
di notte si apre il sipario.
Quale sintonia hai creato?
Avversità e fiumi di petali ondeggiano il tuo viso.
Abbagliami, scopriti, vezzeggiami con la nudità dei colori.
Più mi avvicino più ti sbiadisci.

Coprimi di lance.
Coprimi di te – 10/01/2017

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