Carlo Padulano



POESIA: Immortale

Eccomi qui
esalando gli ultimi afflati,
col cuore che suona gli ultimi rintocchi.
Ah! Ora sento tutta la Vita!
È la risacca di un mare
prima della sua ultima onda.
Com’è tutto così dolce e caro!
Che bambina carina che è la vita!
Sei stata dispettosa,
ma oggi ti ho perdonata!
Non c’è più rabbia, né noia, né dolore
figlia mia
ma sorrisi e allegre risate.
Quante ne abbiamo passate insieme!
Quante doglie ho dovuto subire
sin da quando fosti bambina!
Mai pace mi concedesti,
sempre lamenti e infelici pensieri.
Tu eri davvero una bambina!
Ma dopo grandi travagli
allora finalmente ti decidesti a crescere.
Era ora pensai!
Ma da monellate tu passasti
a insensati piagnistei.
Oh adolescenza!
Un mare si aprì nel mio orizzonte
e mi sembrò di vedere l’alba,
ma in realtà era un tramonto!
Fu presto però che le acque si intorbidirono,
e le belle viste,
i colori dei cieli e i soli,
furono coperti da una nube di pioggia.
Fu allora che una tempesta mi travolse,
pensavo fosse la fine,
ma mi risvegliai su una spiaggia.
Naufrago ma ancora vivo!
Era un’isola.
Deserta e inabitata.
Lì iniziai a vivere.
La solitudine era forte,
ma imparai il silenzio.
Quanta felicità mi invase!
Una gioia del corpo provavo.
Ma dovevo ripartire.
Tornare alla terra che mi aveva dato i natali.
Qual è poi?
Costruii una nave solida
e partii per avventure,
che splendide isole visitai!
Che bella e simpatica gente incontrai!
Ma la mia corrente mi stava trasportando,
alla mia isola essa portava.
Fu allora che scoprì la mia terra natia,
la mia terra promessa.
Ottilia si chiamava.
Ma che insidie che celava!
La mia landa mi stava punendo
per il fatto che tardi l’avevo raggiunta.
Che dolore! Ma anche, che gioia!

Ma eccomi qui,
ricordando una vita
e commuovendomi dalla malinconia.
Ma è davvero la mia ora?
No!
è soltanto un’altra insidia di Amore!
– 15/01/2017

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