POESIA: In risposta ad eco incoscienti
Non pronunciare
la parola
che io porto scolpita.
Non sussurrarla,
taci.
Tanto è stato detto.
Zitta è la parola.
Sangue di città mute,
superstiti.
Sconosciuta e perduta
è la parola,
in questi tempi
di facili bandiere
e bocche per fucili.
Quali barbarie
non temi più?
Le hanno raccontate troppe volte.
Quale odio
indosserai presto?
Nemmeno te ne vergogni.
UmanitÃ
è la parola
che ora ti nego.
Hanno ucciso mio figlio stanotte,
non domandare dove.
UmanitÃ
è la parola
che il tuo chiedere insulta.
Hanno ucciso mio figlio stanotte,
non domandare dove.
Mio figlio è tutti i figli.
– 17/01/2017
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