Nicola De Gol



POESIA: Una pausa.

Voglio poter chiedere una pausa
senza dover chiedere scusa.

Voglio ricalcolare i miei passi
e lasciare agli altri quello dei tassi,
non sono animali, ma sconquassi.

Voglio poter tornare a sorridere,
ma da me stesso,
che sia in me il nesso,
e portare gioia agli altri, promesso !

Il bello è che si espande,
non fa calar le mutande,
si propaga,
non è più storna, non più inutilmente vaga,
sicura si appropinqua, da là a qua.

Se trova steppa o deserto,
ne approfitta per meditare,
è molto importante, non origliare,
non riguarda un asserto,
ma la possibilità di migliorare,
accettandosi, a piccole dosi.

Voglio scoprire di non essere solo,
che c’è qualcuno lassù,
che mi fa “Cu-cu”,
voglio mettere l’orecchio nel suolo,
per ascoltare la terra,
dare la mano, girotondo !
Tutti giù per terra..che mondo !

Quando da te esco e ritorno,
mi accorgo di avere tanto,
ma di dimenticarmene,
forse perchè non canto,
non soffio nel corno,
vorrei un carmen, amen.
Tutti avrebbero bisogno di incontrarti,
lasciandoti libera, senza addomesticarti.

Ti voglio bene,
volevo scriverlo,
ti mando una lettera,
quando tiene,
questo perno,
eccetera..
Mi distendi,
mi rivolgi a ciò che conta,
senza azzoppare la tonta.

Scusa,
mi prendo una pausa,
penso alla Val di Susa,
qualcuno là accusa,
credo non valga scusa,
vorrei una vallata tranquilla,
senza il telefono che squilla,
raccogliere petali lilla,
da una capanna, non da una villa,
che non sia viscida come anguilla, invece, qualcosa che brilla !
– 17/01/2017

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