Giulia Varcasia



POESIA: RITORNO A CASA (Ho guardato)

Ho guardato
le stesse vene screziate
delle mura pitturate
di case vecchie, dimenticate.

Ho guardato
le stesse voci delle campane raggelare
nella nebbia, e a soprassalti lacerare
i sogni, e scorci di ricordi tra gli scocchi distillare.

Ho guardato
gli stessi prati autunnali, gialli e croccanti,
là dove le foglie animate dal vento si credono danzanti
mentre, senza saperlo, erano morte già quando, trepidanti,
dai rami spiccavano un volo di gravità, mulinanti.

Ho guardato
le stesse mani, forse un po’ più macchiate, raccolte
sui cuori e sulle pance, a profilare le volte
di giorni trascorsi e insabbiati, nelle clessidre capovolte
e nelle pupille baluginare barlumi di ninnenanne stonate e trecce sciolte.

E anche se tutto questo l’ho guardato sempre con gli stessi occhi
dita invisibili drappeggiano ogni annoiato dettaglio con nostalgici tocchi
rivestendolo di una nuova bellezza, una poesia struggente
che crepitano piano, in un fuoco che muore svogliatamente
Ho guardato tutto, tutto quello detestavo in un odio fatto di amore
E ho capito dopo una vita, che nulla sarà mai tanto bello, e vorrei stare a guardarlo per ore. – 18/01/2017

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