Mario Paolillo



POESIA: “Il barbone”

La chiesa è piena,
son tutti presi dalla preghiera.
Quasi non avvertono,
l’ingresso di questo uomo,
mal ridotto a dir poco,
maleodorante,
avanza lentamente,
incurante della gente.
Accenna un enigmatico sorriso,
chi incrocia il suo sguardo resta impietrito.
Giunto davanti all’altare,
si prostra giù con devozione.
Il prete dall’altare non sa che fare,
continua a pregare.
Signore ti ringrazio,
gli si sente dire,
di che ringraziare potrà costui,
così mal ridotto,
ringraziare di che?
Una pronta risposta,
arriva dall’uomo,
il barbone si alza e
chiedendo scusa,
per l’introduzione.
Sembra voler rispondere,
a quel perché che aleggia.
Vedete fratelli,
di certo io nulla ho,
ma al mattino se c’è il sole,
io so di poter vivere un giorno ancora,
il sole mi riscalda il corpo e l’anima.
Se piove posso un po lavarmi e bere.
Se fa freddo potrò accendere un fuoco,
se fa caldo prender il sole e
respirare aria fresca.
Un pezzo di pane,
una mela questo basta.
Io lo ringrazio ogni giorno e sai perché?
Perché ogni giorno ricevo,
dal buon Dio,
il mio pezzo di pane
e la mia mela.
Questo basta a me e lo ringrazio.
Tu perché lo ringrazi?
Mario Paolillo
– 20/01/2017

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