Pietro de Giacomi



POESIA: IRIDINA

Un nido di specchi confusi
Che riflettono una falsa luce
Si fanno vecchi come un giudice
Dalla vita e dall’amore preclusi

Arrivare a metà percorso
Per godersi il finto paesaggio
Un topo immerso nel formaggio
Cade nei buchi per l’ultimo morso

Occhiali tondi e lenti sbiadite
Bramo una realtà colorata
Ma è col grigio che va assaporata
Con dolore e gioia sul limite

Aspetto ancora la zattera
L’oceano non si calma
Ma sotto il sole la mia salma
Si scalda immensa di cera

Mangiati l’alba bevi il tramonto
Chi vola per sua colpa a mezz’aria
Osserva una terra che non varia
Ma non cambia il suo mondo

Stanca e gonfia la tua vista
Vedrà dove gli altri non vedono
Loro saranno profumieri
E tu alchimista – 20/01/2017

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