Antonello Vanni



POESIA: Ampio
il tempio
empio d’anime,
perdute e dannate,
rare le stelle
di luce ritrovate.
L’indice puntato
di chi,
con tan prosopopea,
giudica,
senza conoscer
gli inferi
e la di loro dea,
merita pietas
di un sol ghigno,
risposta unica plausibile
a un bieco e sordo
far maligno.
E allora giù il cappello,
per chi non può più bere,
mani ferite e lacerate,
che acqua
non san più trattenere.
E allora braccia tese,
a chi di ritorno,
ancora immagina un futuro,
seppur cosciente che la vita
va affrontata con forza
e a muso duro! – 21/01/2017

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