GIOVANNI BATTISTA CASARETO



POESIA: La notte più buia

E’ notte.
Sono solo,dentro ad un cartone
sento freddo,un freddo che spacca le ossa
vedo le luci della città, il suo frastuono, il rumore delle auto attorno
qualcuno passa vicino a me, mi guarda con disgusto e pronuncia parole che non capisco.
Penso alla vita di prima, alla mia famiglia che non c’è più, ai figli che ho perso per strada
che si vergognano di me, di questo barbone di strada, di cui nessuno ha piet�
sento un rumore vicino a me, è un gatto,si sta avvicinando,miagola e solo lui non ha paura
si struscia sul mio corpo steso, lo accarezzo e lui comincia a farmi le fusa.
Forse vorrebbe qualcosa da mangiare, ma non ho niente,nemmeno per me.
Lui sa che domani andrò a frugare tra i rifiuti,a cercare qualcosa da mangiare
e se lo troverò lo dividerò con lui
Ma chissà se arriverò a domani
sento freddo, tanto freddo, nemmeno il cartone riesce a ripararmi.
Quanto è ingiusta e crudele la vita, non posso nemmeno più urlare il mio dolore
ho finito anche l’ultima goccia di alcool , non riesco nemmeno più ad alzarmi
ho sempre più freddo, ascolto il battito del mio cuore sempre più flebile
non sento più le labbra,le mani,i piedi… sono congelato.
Vedo la mia vita passarmi davanti in un attimo, rivedo i momenti felici.
Sto morendo di freddo in una città che non sa dare ospitalità a chi ne ha più bisogno
Vedo una luce lontana che si avvicina a me, sento una voce che mi chiama per nome
E’ il momento di dire addio a questo mondo, un mondo che non sa più amare
Forse dove andrò ora non avrò più bisogno di un cartone per ripararmi dal freddo.
Forse lassù troverò la pace, la serenità e un po’ di quel calore che quaggiù mi è stato negato…….
GIOVANNI BATTISTA CASARETO – 21/01/2017

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