Roberto Fugazza



POESIA: Pescatore

Rigonfia la vela;burrasca sferzante,
sospinge tra flutti”fuscello natante”
dispersa “Lampara”nella notte profonda,
sbattuta,ferita, dal ghermire dell’onda.
Chino su “canapo”, strascicante nel mare,
due mani callose, sfinite all’issare.
Ecco! Riemerger dal buio la rete pescosa,
che lesto rituffa;”vuota rabbia” smaniosa.
Levante fà capolino,di un’alba funesta
sul pescator,sull’infausta pesca.
Solcanti, profonde, le rughe brucianti,
che sferza di mar, han reso” fiammanti.”
Approda sfinito, scoraggiato nel cuore,
di manica asciuga,il salmastro sudore.
Di neonato in braccio, accorrer festosa,
gioioso il sorriso di”Verginea” sposa.
La notte tremenda, nel figliolo scordata,
nel suo abbracciar e dal bacio di “Amata”.
– 24/01/2017

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