Stefano Tonellotto



POESIA: Nato diverso, uno strano stupore negli occhi assenti-presenti
Strani gesti, il burattinaio era ebbro nella propria follia
Parole s-connesse espresse con molta fatica, ma l’intento è chiaro
Il mondo visto da una finestra, uno schermo per un film senza regista
Il piccolo animale come unico amico che non chiede nulla
La madre triste al suo fianco cerca la colpa per il suo fiore nato sfiorito

Il mattino d’estate si riempie di grida festose, bambini diversi agili e forti
Lui li guarda rapito, la bocca aperta come di fronte al miracolo
La palla corre veloce i suoi occhi la cercano come per prenderla
La fronte è umida, il petto batte forte per la gioia e per l’ansia
Giocatore inespresso che vive la vita degli altri
La madre sempre al suo fianco e lo guarda, una lacrima scende nel vedere la gioia

Una piccola mano avvolge la sua e lo trascina nel gioco
Si ritrova nel verde, per un istante il burattinaio si è addormentato
La corsa è una sfida già persa, ma il suo nome viene acclamato
Le madri escono per guardare l’evento, i padri urlano come tifosi accaniti
La palla è ai suoi piedi nessuno osa fermarlo e lui corre, corre veloce verso la meta
Un urlo di gioia lo acclama, è l’eroe del momento, attore e non più spettatore

Poco tempo è passato. Accoglie la morte con un sorriso pieno di orgoglio.

Titolo: Nato diverso

Stefano Tonellotto
– 28/01/2017

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