Roberto Candidi



POESIA: Filtro Naturale

Ho lasciato che la mia bocca
Parlasse, senza consenso morale
Per continuare a Mentire
Per continuare a non farmi capire

Ho lasciato le mie labbra
Baciare, bocche prive di piacere.
Per restare allenato.
Per restare sempre un po’ aggiornato.

Ho lasciato la mia pelle
Godere.
E la mia coscienza impallidire
Per non andare in Paradiso
Per avere sempre un sorriso

Del Piacere dozzinale
Ne ho fatto stampella su cuoi poggiare:

Il peso di una vita da salvare

Il peso di una vita da costruire

Il peso di una coscienza da guidare

Il peso di non riuscire più a Pregare

Ho usato il mio corpo corrotto
Come filtro naturale
Per non farmi inquinare
L’anima che rende immortale

Ho sacrificato la carne
Come pegno da pagare
A gli angeli dell’inferno
Affinché rendino il paradiso un bordello

Smetterò di parlare
In maniera conviviale
Di cercare di piacere
Spesso il farsi odiare
E’ più sincero del farsi amare.

Del Piacere dozzinale
Ne ho fatto stampella su cuoi poggiare:

Il vuoto di un’amore da trovare

Il peso di una famiglia d’accontentare

L’incertezza di un futuro da salvare

Il peso di non riuscire più a Pregare
– 29/01/2017

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