Daniela Vellani

POESIA: AUSCHWITZ (OSIVIECIN)
Il cielo velato,
il sole caldo,
ma nascosto da fasce di nubi,
accoglie la mia visita decisa…
e il tempo si ferma!
Il dolore, le atrocità le ingiustizie
non conoscono il tempo…
memorie struggenti senza fine.

E sento i loro respiri,
i loro ansiti, i loro affanni,
i loro pianti nascosti, le loro grida soffocate,
la loro disperazione, le loro lotte…
la rassegnazione…

Vite perse, cari persi, sogni perse,
speranze perse, capelli persi,
sembianze umane perse…
dignità persa…persa?
No, solo apparentemente persa!

C’è invece colui che l’ha persa per l’eternità,
c’è colui che ha trasformato la propria vita
in un’orrida fucina di oscenità esistenziali,
di crudeltà perversa,
di oscurità dell’anima,
di un cuore di ghiaccio lurido,
infangata da gesti che scateneranno maledizioni
che lo colpiranno perpetuamente.

E quando la sua vita,
orgia maledetta, brutta, sporca, laida, lercia,
finirà,
la nuda terra non vorrà accogliere
i suoi resti men che pietosi…
si ritrarrà con gran disgusto,
li rigetterà e finiranno in fogne maleodoranti,
che non vorranno accorglierli
perchè ancor più luridi delle loro acque nere.

Le ombre dei maledetti
che seminarono subdolamente,
tra baracche gelide e sporche,
falsità, inganni,
terribili e ingiuste punizioni, fame,esperimenti atroci
malattie,disperazione, dolore, morte, zizzania,
vagheranno senza pietà,
nei meandri più oscuri della non vita,
costrette a ripensare ai loro tragici errori…

e invece le belle anime,
vittime di tali aguzzini,
risplendono e risplenderanno per sempre
orgogliose nel sole della giustizia
e del tempo, reso eterno dalla memoria dell’amore. – 27/01/2017

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claudio vecchione

POESIA: Terra …maledetta…
Da secoli baluardo di una Roma padrona del Sacro Romano Impero….divisa e spezzata da popoli diversi che ne hanno disegnato confini e costumi …… sei rimasta tuttavia fedele alla genesi italica donando i natali ad eroi e menti illuminanti ……tra le tue braccia hai cullato il rozzo plebeo e il raffinato aristocratico nutrendoli al tuo seno materno ….. tuttavia oggi ti concedi nella tua veste più crudele e spietata tra le rovine e il caos di borghi troppo antichi e fragili per opporsi alla tua furia ….
– 27/01/2017

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Patricia Pariggi

POESIA: Sesto petalo d Amore
Delle impronte,
Dei passi
Invisibili
Nella sabbia
In riva…
All anima
In riva…
Al mare infinito
Un giorno
Sospeso nel tempo,
Un giorno meraviglioso.
Il cielo
E la terra…
Fanno l’amore
Con il sole
Il tuo abbraccio
Come l’ultimo raggio di sole
Mi avvolge
In un calore infinito.
Baci languidi,
Promesse
Di abbracci di fuoco
E di passione travolgente.
Correre nella sabbia
Bagnata d’amore
E sognare
Quel momento di
Magia
Alchimia
Di un profumo d’amore
Che fluttua
Nel mare del desiderio,
Nel oceano dei desideri,
Desiderio di volare in due
In alto
Desiderio di camminare in due
Lontano
Desiderio di guardare insieme
Ad occhi chiusi
L orizzonte del domani
Con il pensiero
Unico ed
Immenso
Di stare insieme,
Di respirare insieme ed
Assaporare la vita
Insieme.
ad occhi chiusi
– 27/01/2017

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maura toso

POESIA: Ti guardo ti riguardo e penso
CHE PREFERISCO NON VEDERTI COSI

MA RICORDARTI come un volo di farfalla libero e sereno
Ti amo……. per sempre – 27/01/2017

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RENZO SCINALDI

POESIA: Il sorriso
Scegli di iniziare la tua giornata con un sorriso. Impara a trasmettere sempre un sorriso a chi ti stà vicino. Scegli di affrontare la vita con la convinzione che un sorriso la può cambiare. Forse non avrai cambiato il mondo ma con un sorriso stravolgi la tua – 27/01/2017

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SERGIO GUGLIELMINO

POESIA: “Labor limae…
limatura verbale quella del poeta,
in quel suo scrivere nella notte,
nella possibilita’ di un desiderio,
nella voglia di lei d’essere sua,
nell’amore.
E cosi’,
sfuggendo alle regole,
lei gli accade dentro,
la sente nel linguaggio delle stelle,
nella luce fredda della Luna,
in quel suo voler essere
svelamento d’infinito,
sinapsi tattile,
dialettica del mare…” – 27/01/2017

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Riccardo Pastore

POESIA: Guardo le onde, la loro canzone….
ogni onda un frammento di luna…
bagliore splendente, notte silente…
ricordi lontani, malcelati nel profondo di un cuore stanco…
convinzione di verità nascoste…
voglia di tutto ,voglia del niente…
consapevolezze del vissuto, desiderio di non vita…t’accorgi del buio, ascolti il silenzio…è gia’ qualcosa…sei ancora qui…su una spiaggia infinita…e guardi le onde…la loro canzone… – 27/01/2017

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Ivana Fini

POESIA: Il sogno.

Che cos’è un sogno?
Un attimo ed ora non c’è più, una rondine che parte dal nido e più non ritorna.
È il mio pensiero, il mio io…nella notte vestita di stelle, orlata di luci, di voci….
È l’animo mio. – 27/01/2017

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GIOVANNI BATTISTA CCASARETO

POESIA: L’INFERNO DI GIULIO
E’ una sera come tante altre
ma nell’aria c’è qualcosa di strano
di impalpabile
è l’anniversario di una rivoluzione tradita
di una primavera che non venne mai a colorare
le piazze,le vie del colore inebriante della libert
Devo uscire,incontrare amici
Esco faccio due passi ed ecco l’inizio del mio baratro
della mia vita spezzata
ci sono uomini che mi seguono
sento i loro passi sempre più frenetici avvicinarsi a me
ormai sono vicini , mi bloccano e mi dicono di stare fermo
sono come impietrito, non capisco, non riesco nemmeno a reagire
dicono di essere della polizia
dovrei tirare un sospiro di sollievo, invece ho paura
da queste parti ho sentito storie che mettono il gelo addosso
e la paura mi assale, il terrore mi prende
ho un attimo di razionalità e penso che non ho fatto nulla,
nulla di male, sono solo un giovane cittadino del mondo
che è stato mandato qui a studiare, a portare avanti la sua tesi di dottorato
in un paese in cui fare troppe domande è pericoloso
essere curioso e aperto con tutti significa rischiare grosso
ma io non lo so e spero,sono sicuro di chiarire tutto
Arriva una macchina e mi spingono dentro con forza
qualcuno di loro,mi mette un cappuccio in testa e la macchina parte
parte,e capisco che sta per accadermi qualcosa di terribile
ma io sono Italiano,sono europeo e questo paese ha bisogno di noi
per svilupparsi
e poi non ho il sangue infetto dei fratelli musulmani
ho il sangue italiano di mamma Paola e papà Claudio
ma importerà a qualcuno?
La macchina si ferma, mi fanno scendere e entrare in un luogo chiuso
mi tolgono il cappuccio, mi fanno sedere con le mani legate dietro la schiena
come un criminale
mi lasciano solo,in un silenzio agghiacciante
arrivano alcuni uomini e uno di loro si mette alla scrivania
inizia il primo interrogatorio
io rispondo ad ogni loro domanda ma sembra non bastare mai
e cominciano le botte e il pestaggio
protesto,dico che voglio parlare con l’ambasciatore,con un avvocato,ma loro ridono
e più alzo la voce, più loro pestano
invoco pietà e loro se ne fregano, sembrano belve umane assetate di sangue
mi dicono che se non parlo, non dico loro chi sono e per chi lavoro non vedrò più la luce del sole
sarò un altro desaparecidos di triste memoria
E’ cominciato il mio lungo,interminabile,calvario, un vero e proprio inferno dantesco
il mio inferno
vengo portato in un altro luogo,in un centro di detenzione clandestina, dove ci sono anche altri detenuti, ormai diventate larve umane irriconoscibili
ascolto le grida dei miei compagni di sventura, capisci che stanno usando le scosse elettriche sulle parti intime,perchè le voci strazianti diventano metalliche adesso tocca a me… mi spogliano e cominciano a torturarmi. Urlo, sbraito, invoco Dio, ma loro non si fermano.. continuano imperterriti ad abusare del mio corpo,divenuto un fantoccio nelle loro sudice mani,sporcate dal mio sangue innocente
Dopo giorni e giorni di orrore, capisco che ormai non c’è più speranza, mi stanno per uccidere. Ho ancora un briciolo di lucidità e penso a mia mamma, a mio papà, a mia sorella,alla mia ragazza, ai tanti amici che ho lasciato per il mondo. Penso a loro mentre qualcuno mi da il colpo di grazia e mi uccide.
Giulio Regeni verrà trovato con il corpo straziato e senza vita il 3 febbraio 2016, 8 giorni dopo il suo rapimento, su una polverosa strada nei pressi di Alessandria d’Egitto. La madre lo riconoscerà soltanto dalla punta del suo naso e dirà di aver visto nel cadavere del figlio martoriato, “tutto il male del mondo”. A distanza di un anno, dopo molte nefandezze dette sul ricercatore,dopo molte reticenze,falsità,depistaggi, la verità è ancora tutta da scoprire… Anche se squarci di luce si attestano all’orizzonte…. IL testo qui sopra vuol essere un omaggio alla sapienza, al lavoro instancabile di ricercatore, al coraggio e alla tenacia di un ragazzo cittadino del mondo, i cui sogni sono stati orrendamente spezzati….
GIOVANNI BATTISTA CASARETO
– 27/01/2017

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Yamely Bravo Yamely

POESIA: Nel interiore del mio cuore, vivendo si incontra la maestosità del mio essere è la Magica Presenza che vivifica tutto per il quale tutti noi apparteniamo Io sono la luce che pacifica ogni ora, minuto, secondo se chiama Pace. La Pace fiorisce come gocce dipinte dei colori del Arcobaleno. La Pace fondamento del camminare squisito come piume andanti. Incantevole Pace aprendo strade nel profondo del essere. – 27/01/2017

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