Sergio Vernaci

POESIA: “Ubriaco”

Non lasciare che le lacrime danzino sulle tue guance
come ninfee nei boschi incantati.
Non lasciar loro l’inopportuna invadenza di scalfire il tuo sorriso. Scaccia la malinconia ed agguerrita, come una cacciatrice di sogni, aggrappati alle emozioni che nascono in te!
Il profumo che emana la tua vita è ubriacante! Ed invitami a bere!
– 27/01/2017

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Eufemia Silvestri

POESIA: ” Vorrei che non fossi ”
Se colpa ci sta nel sentire profondo,
Se senso non ha, guardandomi intorno,
Se scopo non trovo se non nel mio mondo,
Vorrei che non fossi.
Che l’esserci tuo è ragione di tutto.
È colpa è senso è scopo.
Ed io mi danno e mi condanno.
Vorrei che non fossi…io che ho creduto in te,
cuore malato, in te, mio amore muto.
– 27/01/2017

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Sonia Ugolini

POESIA: Commiato
Ti guardo, ti vedo andar via
Giorno dopo giorno nell’ombra di una belta’ sgualcita
Le tue mani e salato odori di una infanzia negata
Dolori di speranze deluse..
Gli occhi non cercano più, il sorriso si incastra nella maschera grottesca che ti ha lasciato il tempo.
Giochi con i ricordi, presente e passato si mescolano nel flusso disordinato della tua mente..
Difficile gridare il tuo nome..difficile staccarmi dal tuo respiro..
Superfluo immaginare il nostro addio..
Mi avvio spavaldo verso il mio futuro..mi volto e non mi accorgo mamma che mi hai gia’salutato. – 27/01/2017

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Marika De Angelis

POESIA: Annego.
Annega l’anima mia
In questo mare di pensieri.
Emergo.
Emerge in superficie
Dove tutto è luce
E i miei occhi non vedono
E gli altri
Ridono
E sordo è il mio pensiero
La mia anima pesante
Intrisa d’acqua
Sprofonda
Di nuovo
Nell’abisso profondo
Dei miei pensieri
Ove la luce non arriva
E nell’oscuritÃ
Trova la sua luce. – 27/01/2017

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Marta Marchesini

POESIA: LA CITTÀ CHE CAMBIA

Ruota la città,
muore, muove, cambia.
E’ stata forte delle sue macerie
concime di guerra fertile
contesa tra
il suo miasma di arte e un anelito di futuro.

Con quel suo odore
umido di chiese e il profumo argentato del mostro moderno.

Con le sue vene sotterranee che portano tutto il
suo sangue a lavorare fino al cuore della notte.

Con il suo salone e i suoi salotti,
con le sue poltroncine
foderate di design italiano.

Ogni giorno se ne sta lì a cambiare la mia città,
come una pedalata veloce in bicicletta, con il sole in faccia.

E noi siamo qui, sospesi in attesa di
abbeverarci alla fonte del desiderio.
Colmi di quell’ebbrezza che ci seduce l’anima e ci rende smaniosi di vivere.
Esausti in questo sperduto immenso. – 27/01/2017

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Anna Maria Stroppiana

POESIA: VENTINOVE SETTEMBRE. Io sò perchè tanto di stelle per l’aria tranquilla, perchè c’era un gran pianto nel cielo. Io sognai di tè, io sognai la tua morte. Tù chiedevi il mio aiuto, ma io non mi svegliai. Quella notte ti fermasti per la strada e scendesti a soccorer il gattino ferito, ma in quell’attimo un’auto ti prese nei tuoi occhi rimase un grido, nel mio cuore un gran pianto. E tù, Cielo sereno, infinito e immortale, mi hai strappato un’amica e mi hai dato un pianto. Perchè sei così ingiusto! Perchè è reale! S.A.M – 27/01/2017

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Valentina Consalvo

POESIA: Avere voglia di piangere è normale…
accade anche a noi…
Fai scendere pure le lacrime se vuoi…
sfigati, liberati, stringi i pugni fino a farti male
ma non riempire il tuo cuore di fiele e sale.
Il male è lì pronto ad accoglierti tra le sue braccia
ma da lui ogni tuo pensiero scaccia.
Ti indurrà ad odiare ed i torti vendicare.
Tutto ti sembrerà buio e sofferente
ma ogni pensiero negativo scaccia dalla tua mente.
Tu, che in armonia con la Natura hai deciso di stare,
non abbandonati a cattivi pensieri e cerca sempre il bene di fare.
Non preoccuparti, la Natura ha un equilibrio da rispettare
e tutti i torti Sarah resi se saprai aspettare.
Asciugati le lacrime che han solcato il tuo viso
e sulle tue labbra torni il sorriso!
Guardati intorno
di amore sei ricoperta ogni giorno.
Per lui che ti ama da morire,
girati, corri da lui e per lui il tuo cuore fai impazzire.
Non c’è nulla di più bello che alzare lo sguardo al ciel nuvoloso
e pensare che l’amore anche in quel caso è sempre copioso.
– 27/01/2017

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gerardo esposito

POESIA: ANCORA SUL TERREMOTO

Momento drammatico
il terremoto infinito
non si sa cosa accadrÃ
non si sa se si fermerà.
Intanto assistiamo
al collettivo spavento
di ciò che si è perso c’è il pianto
anch’esso infinito,
assistiamo anche alle promesse
alle tiritere dei governanti
ed alle messe
per accaparrarsi i Santi.
Lo si fa ad ogni dramma
ad ogni terremoto o, alluvione
questa mi par diventata una professione,
fino a che un’atro dramma,
terremoto, frana od alluvione
non mette in mostra la mera speculazione.
Si scopre l’inganno a scempio avvenuto
la natura non sempre ha colpa
di ciò che si è perduto..

Gerardo Esposito 4all’alba del 5 nov.2016 – 27/01/2017

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Pino Natoli

POESIA: Una sera vidi un’uomo seduto davanti al suo bicchiere.
Sguardo assente, mani ingiallite dal fumo e’ dalla vita.
Occhi che guardavano oltre il limite dei sogni,sorriso e rughe tra le labbra.
Aveva lo sguardo fiero di chi sconfitto dalla vita,cercava nei ricordi la propria identita’.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
Tra le mani aveva una foto,la teneva stretta a se guardandola quasi come se li’ ci fosse tutta una vita da raccontare.
Mi avvicinai piano,gli dissi”Mi scusi,la guardavo da un po e’ mi ha incuriosito il suo sguardo,se non le da fastidio,potrei vedere quella foto?”
Lui alzo’ lo sguardo quasi assente,mi guardo’ ,spense il fumo lasciandola cadere.
Si alzo’ allontanandosi e lasciandomi solo con la mia curiosita’,
Presi la foto e’ guardai….era uno specchio!
– 27/01/2017

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