Mario Vassalle



POESIA: Il mazzo di fiori
Dove
l’erba verde
copriva
serenamente
i tumuli
adorni di fiori,
ora sporgi,
solitario,
sulla desolata
distesa di neve
che ha fatto
sparire
le tombe del campo
sotto un sudario
di gelo.
Piegato
dalle folate
di un vento
freddo e pungente,
oscilli penosamente,
allo stesso tempo
fragile e rigido.
Il grigiore pesante,
che pervade
le nuvole basse,
il vento
e la neve,
smorza
i tuoi già svaniti
colori.
Eri il testimone
di affetti
che,
contro ogni ragione,
rifiutano
il distacco
finale.
Il legame
con cui
le emozioni
fanno vivere
quello che
non é più.
Il ricordo
che ingentilisce
l’angoscia.
Ma ora
sei tu stesso
abbandonato,
stretto
nella morsa
spietata
in cui
la natura stessa
sembra
non aver più
vita
o speranza.
– 03/02/2017

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