Nicoletta Mencarini



POESIA: Le tenevo la mano tiepida
nell’assolato meriggio,
gli alberi emanavano
ombre sparute,
quasi rincorrendosi
tra un filare e l’altro.
Sul marciapiedi
scarni fili d’erba scheletriti
ingialliti dal sole d’agosto
penetravano l’asfalto
bollente, tra vapori di aria calda
e umidiccia.

Le tenevo la mano tiepida
nell’assolato meriggio,
regolare era il battito
del suo cuore sul polso
tremolante.
Pochi passanti piegati dal caldo
cercavano
le auto tremanti
per l’afa che saliva
ingenerosa
dalla strada.

Le presi la mano tiepida
per portarla nel mio cuore,
al riparo dal dolore,
in mezzo a
un infinito mare
d’erba verde.

– 04/02/2017

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