Elena Casto



POESIA: Inattesi sussulti governano la quiete della notte bugiarda
Avverte il mio ventre guizzi di pesci turchesi in acque fangose

Vorrei coprirmi di fiori firmare la pace l’oblio della realt�
Piangere tutto
In una volta sola

Un flebile genitori richiama i miei sensi
È il termine del riposo
Nella terra vile della scoperta

Vorrei annegare nei colori
E smarrirmi nelle loro sfumature.

Ancestrali melodie rapiscono l’anima inerte
Piegate al fato intime illusioni di bambina
Urlano in silenzio
Congelando le mie fragili mani

L’aria statica soffoca la mente spossata
La tua voce di festa ridesta la coscienza assopita
Pennella di luce angoli ciechi di vie risparmiate alla bellezza

Vorrei rubare lo spazio e il tempo
Per scrutare l’incanto dei tuoi ignoti bagliori

Dormirei così
Tra i segreti dolci di luci dissolte
Contemplando l’infinito
Mi veste l’animo di nuovo

Mi perdo nell’immensa sete d’amore
Senza desiderare più nulla

Vorrei solo poterti ammirare. – 07/02/2017

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