Zita Laffranchi



POESIA: A FRIDA, paloma negra

Paloma negra,
oh tenera Frida.
Ode a te piccola donna
che hai saputo volare
al di sopra le silenziose stelle.
Il tuo corpo lacerato
da miriade di pugnalate
ribolliva
serrato in una botte
di acciaio
colma di tequila e ricordi….

Sincera, pungente,
crudele la tua arte…
brindo al tuo sorriso
sempre disegnato
sul tuo aspro volto.
Aspro…
segnato da due gravi lutti…
la morte della tua fisicità e femminilit�
l’umiliazione inflitta
da un amore
che mai fu leale.

O paloma negra
o sensuale Frida…
cuore trafitto
cuore sanato
l’ingenuità della tua fede infervorata
la semplicità del tuo messaggio.
Scavi nell’intimità.
Le viscere del mio sentire
fuoriescono
lacerate dai tagli inflitti
dalle tue pennellate.

Il mio dolore
cola come sangue incandescente.
I miei occhi si serrano…
le mie mani premono
il mio ventre.

O crudele Frida
la tua forza mi inonda
il mio utero riecheggia
innanzi al tuo letto
di spietata attesa.
Visioni….
Suoni…
Mi immergo in acqua purificatrice…
tu vedevi riflesse immagini
io vedo parole…
le lascio fluire su carta
per te…

Onore a te
O paloma negra…
Honor a usted
Friducha pechocha.

– 07/02/2017

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