Dario Ciulla



POESIA: Palermo:

Dunque tentenni
e ritrai
il braccio della convenzione che mai ti è appartenuta.
Uccidimi, dimenticami
rubami corpo e anima.
La tua rabbia, violenta e pessima, non farà che confermare la realtà.
Questa è la verità.
Dai frutti coglierai cenere,
le torri si ridurranno in ruderi.
Il tuo tempo è solido.
Cemento. Dov’eri?
Io vivo negando il vissuto,
Nutro la notte, ne vengo divorato;
ma il tuo sguardo era freddo;
come il marmo che, tra non molto, mi restituirà il tuo volto.
– 09/02/2017

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