guani tirelli gianni



POESIA: Madre d’oriente

E poi verrà la sera
E subito la notte,
e la notte il buio
e il buio tormento
fantasmi le paure
pugno di ghiaccio il cuore
retorica e avvilente commedia
dell’amore mai amato
del riampianto tradito
di promesse sbugiardate
da debolezze eterne
di un presente annichilito
da un rimandare incancrenito…
all’infinito
E l’attesa si farà panico
Il battito frastuono di turbine
Granello di polvere la mente
E l’inconscio spietato, assetato, ingannato
E il sogno del Budda
la vendetta liberata
Sulla carne consunta
di una coscienza vuota… inanimata
E la follia e l’agonia
E la morte… plastica e assoluta solitudine
Nell’abissale universo.
Il mio cuore è quello di un bambino
e il mio spirito, il mio amore infinto…
Madre d’oriente, non ascolti il mio pianto?

– 10/02/2017

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