Adriana Sabato



POESIA: RIGOPIANO

Ci funestò l’inverno
Ci funestò a lungo
E poi ancora e ancora …
Corpi morti giacciono inermi
Sotto rovine
Di un rozzo gigante
Eri partito per ‘staccare la spina’
Sei partito
Per non tornare
Povero uomo
Che non fai più ritorno
Dopo aver fatto una cosa diversa
Sembrava normale
Ma di normale non resta più niente
Se non le rovine di un rozzo gigante
Rozzo gigante dal grande cuore
Hai cullato fra le braccia
Dei poveri corpi
Speranzosi di essere nuovamente partoriti
Per qualcuno
Così è stato … non per tutti
Ancora osserviamo stupiti
La testolina che spunta dal grembo
Di madre terra
Dalla pancia del rozzo gigante
E’ un bimbo
Che balbetta le sue prime parole
Dopo tanto silenzio
E’ un bimbo che trascina
Dietro sé
Tutta una schiera di vite
Sorridono
Si abbracciano
Riemergono
Rinascono
Dopo tutto quel buio, freddo, sconsolato, un richiamo …
E’ la vita che non smette mai di sorprendere.

– 13/02/2017

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