Maria Teresa Crincoli



POESIA: Venere.
Di duecento costellazioni,
sei duecento assuefazioni.
Venere.
Prendimi ora.
Divorami ancora,
mostra la tua presenza
nella mia umile dimora.

Venere.
Prendimi ora.
In un vicolo illuminato da un lampione.
In un cono di luce che trapassi la nebbia.
Altare. Sacrificio. Dimora.
Ora.

Venere.
Le mie braccia- il tuo tempio.
Solo preghiere profane
Sulla mia bocca infame.

Venere.
Il confine oltre il quale non esisto più.
Ti cerco.
Ti varco.
Esploro.
Esplodo.

Venere.
Brucio e divento cenere.
Venere.
Il mio amore ti nutra in eterno.
Altare. Sacrificio. Dimora.
Oggi. Ora. In cenere. – 14/02/2017

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