paolo maurizio bottigelli



POESIA: IL SOSPIRO DI VENERE

Naturalmente l’amore,
uno scoppio di voce.
Le cosce si macchiano di sangue

Sbatte una porta.
Il pendolo nella testa confusa.
E non soltanto,l’erba spezzata
l’amore scivola agita la terra.

L’amore così strano frammento.
Se chiudo gli occhi compaiono carnosi fuochi d’artificio.
C’è qualcuno che non conosco.
supino il viso le labbra che fanno morire

E all’ombra di un incendio
l’amore si tacerà.
nella notte dissanguata

Poi
Quando la polvere le pietre e la bella rabbia
Passerà sulla città strappando e frantumando vetri
Lo si udrà in corsa per l’ardire delle mani mosse.

L’amore che immagina di non dovere,
perché il tempo non gli dà altre forme
motteggia risonanze pronto per la cruna del mondo.

L’amore senza
ragione beninteso senza l’infinito
anche se nell’attimo della morte
Io mentirò.
E poi l’amore è talmente pieno d’ira.

Paolo Maurizio Bottigelli – 17/02/2017

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