POESIA: Rottame
Ho nascosto il mio cielo,
questo ammasso di stelle
sotto un tetto di tegole,
una campana di vetro
su cui poggiate son
invisibili impronte.
Anch’io mi nascondo,
vecchio rottame
arrugginito,
gettato in un cassonetto di rimpianti.
Non scalda la luce,
il sole opaco mi fa ombra.
Scricchiolano le mie ossa,
fragile mucchietto
coperto da una soffice veste
incarnita.
E l’anima,
dove va a finire l’anima,
leggerezza di un soffio che palpa
il sentiero del tempo,
spiga di grano
nel bruciore d’agosto,
carne riarsa
nel rossore del tramonto.
Non trovo più il mio cielo,
non un punto fermo
su cui reggermi.
Percorro a piedi nudi
una terra fredda
che si congela,
un deserto nel cuore
erode la roccia di una montagna
scarna pervasa dal silenzio. – 18/02/2017