Francesca Belluz



POESIA: Nell’ora che fa il cielo pallido e immobile,
come una barca legata al porto,
i gabbiani chiamano al mondo,
la primavera dietro il muro aspetta di esplodere piano.
Siedo sulla spiaggia fredda
ad ascoltare
l’alone che si traschina
il buco che pulsa
la goccia che cade.
In un continuo incessante gioco
fra quello che mi è stato dato,
e quello che mi è stato tolto;
È il solitario solito spettacolo
quando sul mio cuore getto
Una manciata di sassi.

Poi tornare agli altri,
immersa nella corrente d’acqua,
e scivolare di nuovo dentro una ruvida coperta
di silenzio.

– 19/02/2017

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