POESIA:
EPPURE SONO POETA
Non conosco i canti degli uccelli,
i nomi dei fiori, l’odore dei mosti;
non chiedetemi di bovi e asfodeli,
o di pastori erranti.
Mai ho solcato mari su battelli ebbri,
disceso limbi infernali, ferito l’aria
di urli ginsberiani;
non chiedetemi di esperienze truci
o di viaggi ascosi e allucinati.
Ho atteso sulla riva del fiume cadaveri
immaginari.
Ho imbastito sterili processi
a cavalieri inesistenti.
Ho amato solo femmine,
superbo più di un gallo;
di perverso, niente
(o un fuoco battuto sul maglio?).
Ho chiuso la mia vita in un’aura
di mediocrità renitente.
Volutamente.
Eppure, inspiegabilmente avvolto
in un filo di seta, sono poeta.
– 23/02/2017
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