POESIA: PAPA FRANCESCO……..Tu sei il papa di questi anni duri che lancia la speranza sopra i muri,apostolo supremo del buon dio che non confonde mai il nostro io.il tuo credo senza limiti e confini sincero e bello come i vecchi tini profuma di saggezza e di speranza e deve entrare sempre in ogni stanza.è la missione eterna che ci piace sognando un grande mondo sempre in pace……rocco il poeta del golfo – 05/02/2017
Mese: febbraio 2017
sofia vetere
POESIA: volo basso di gabbiani
elegia della pioggia vicina
– 05/02/2017
matteo coltri
POESIA: VOLA FARFALLA VOLA
SILENTE S’AGGIRA NELL’ ANIMO MIO
IL DESIDERIO DI ANNEGARE
NELL’ AZZURRO PROFONDO DEI TUOI PETALI VELATI.
SCHIVO IL TICCHETTIO DEL TEMPO,
CHE LENTO NEI MIEI GIORNI VIVE
TRAMANDO UN FUTURO INCERTO
ED UN PRESENTE EMARGINATO,
ALLONTANATO DALLA PIù INESTINGUIBILE
E PERPETUA DI ME.
LEI DOLCE COME UNA CAREZZA DI CHI TI AMA
CON TUTTO IL CUORE
CALDA E INSINUOSA NELLE MIE VENE SALE
UN’ ESTATE PIENA DI COLORI
MENTRE CAMMINO IN UN INVERNO RIGIDO TRA COLTRI DI NEVE.
SFUGGENTE SOGNO SENZA GUSTO
CHE UNA PIOGGIA PRIMAVERILE
CANCELLERà PER POCO TEMPO,
ED IL SILENZIO ALTRUI RIPORTERà A TE MEDESIMO
LA STESSA RESA, LO STESSO CONTO
IL PIù PROIBITO TRA I MIEI PENSIERI.
VOLA FARFALLA VOLA PIù IN ALTO CHE PUOI
PERCHè DOMANI NON MOSTRERAI PIù I TUOI SGARGIANTI COLORI,
DA LASSù RESPIRA PER ME SOLO UN SOFFIO DI QUEL VENTO CHE TI SPINGE LONTANO
E POI RITORNA PER DARMENE UN LIEVE SOSPIRO
E CAPIRò O RICORDERò CIò CHE SONO
PER NON PERDERMI PIù NEI MEANDRI DELLA MIA MENTE.
BASTEREBBE UN SOLO SECONDO FORSE MENO
E TORNEREI ALL’ AGONIA
CHE IN COSì POCO TEMPO
SONO RIUSCITO AD ‘ EVITARE;
MA è LA COSCIENZA MATURATA NEGL’ ANNI PEGGIORI
CHE MI RENDERà FERMO DURO E VIGILE
DAVANTI AL BIVIO
CHE SI PRESENTERà COSTANTE AVANTI A ME,
SEI TU CONVINZIONE DEL GIUSTO ED’ ERRATO
ETERNO DILEMMA CHE SI PROTRARRà PER SEMPRE;
CIò CHE PIù MI RENDERà INVULNERABILE SAR
LA PIù SEMPLICE DELLE AZIONI
BASTERà VOLTARSI E GUARDARSI INDIETRO
GIù SU QUEL FONDO CHE ANNASPANDO
CERCAVO DI RESPIRARE UN Pò DI QUELL’ ARIA
CHE TU DOLCE FARFALLA
MI HAI REGALATO SPRECANDO IL TUO UNICO GIORNO
PER UNA LUNGA VITA. – 05/02/2017
Franco Pastore
POESIA: ATTENDENDO PRIMAVERA
Μέλλησις του ἔαρος,
Un’angoscia, trasparente come il timore,
mi strappa via come un filo d’erba
Nella pioggia d’inverno.
Rimpiango l’incoscienza
della forza antica, senza lo sgomento
che s’accumula nella barca delle mani.
Come se avessi perso tutto,
mi sorprendo a fissare il nulla.
Le nostre radici son salvate qui,
in questa debole carne,
nella penombra del tempo,
che nulla concede dell’eternità.
Sotto un cielo che nasconde il sole,
non odo parole senza colore,
ma la voce del mare
che respira non lontano,
oltre le case della mia contrada.
– 05/02/2017
rossana ferrari
POESIA: Amicizia
Chiamami. Decidi tu come.
Ti ricordi ancora?
Quando si scherzava
e ci si baciava,
anche dopo la lotta,
o la lite, o il rimanere lontane
almeno sino al prossimo domani.
Si è vero, eravamo amiche
anche quando l’amicizia scivolava via
e poi tornava… e poi tornava
e poi se ne andava
di nuovo ritornava
e poi si dimenticava
e poi si avvicinava…
– 05/02/2017
Diana RAho
POESIA: Di Notte (Nocturno di Chopin)
Di notte il ritmo è lento
ed ovattato ogni commento
Tenue il suono
ed il parlare di ogni uomo
Il cuore è aperto
ad ogni nuovo sentimento
il nostro respiro
diventa sospiro
il nostro pensiero
diventa sentiero
dove poter camminare
senza mai arrivare
Di notte il suono è lento
ed il ritmo lo segue a stento
Dolce il pensiero
ma anche più nero
Ombre strane e nodose
assumono forme mostruose
Di notte la musica è lenta
e ti accompagna, ti addormenta…
– 05/02/2017
Liliana Bonk
POESIA: Di polvere è fatto il dolore
e felicemente
a terra si posa – 05/02/2017
Raffaele Leggerini
POESIA: AMARTI
Ho regalato le lacrime al vento,
ché le portasse fin dove si perde,
la percezione di un male cruento,
con l’illusione di mostrarsi inerte.
Ho seppellito più volte il dolore,
sotto uno strato di terra profondo,
ma è riemerso dentro il mio cuore,
fiacco si finge come un moribondo.
Ho deterso con l’acqua gli affanni,
raggio maturo che fendeva le pene,
appena comparsi fuori gli inganni,
si è affusolato in pericolose catene.
Ho bruciato i tormenti nel fuoco,
tra le mani grigia cenere amara,
a spegnersi indugia unico fioco,
come speme per una luce sì rara.
Se solo la colpa è quella di amarti,
morendo ogni giorno dentro ricordi,
se l’anima mia non riesce a lasciarti,
fa che i miei chiami non restino sordi.
Raffaele Leggerini
– 05/02/2017
clara maria parodi
POESIA: il tempo corre sui pensieri
giocando con il tempo – 05/02/2017
Vincenzo Di lauro
POESIA: A te che torni quasi puntuale , lacrima mia che ti affacci al mio cuore e nn vuoi cadere ….. – 05/02/2017