POESIA: Ti amo come amavo lui
Tu mi ami come amava lui
Mi stringi forte e sento la mia felicita esplodere mentre tu invece assopori la tua forza
Ti amo come amavo lui
Con tutta me stessa con tutto il mio cuore
Ma tu mi ami come mi amava lui
Senza te stesso senza il tuo cuore.
Ho amato senza amare me stessa
Hai amato solo amando te stesso.

– 18/02/2017

POESIA: Dedicato a te che oggi
Festeggi il tuo compleanno.

Amo.

Amo i tuoi sguardi
Pieni di parole non dette,
hanno il sapore dei baci perduti
E della tenacia alla dura battaglia.
Amo il tuo sguardo fiero,
Quello di un guerriero stanco
Ma ostinato
Capace ancora di sognare.
Amo il tuo sguardo vivo
Luminoso piu del brillare di mille stelle
Uno sguardo
Pieno di mille promesse
Spedite con l alito del vento.
Amo il tuo sguardo sorridente
Che si riflette nel mio
innalzandomi il cuore al cielo.
Amo il tuo sguardo verde
Che annulla tutto il nero della vita
E mi proietta in un futuro
Profumato e colorato
Come un campo di tulipani.
17/02/2017 – 18/02/2017

POESIA: A Lei

Ella a me guardò
si che io girarmi non pote
tanto Suo sguardo a me
trafisse il cor

Suoi lumi amar mi fece
labbra a desiar fui io
che Donna a un Dio amor
nel cor dà pace

Ermanno Oppido
– 18/02/2017

POESIA:
A tutti quelli che ho portato nel cuore.

Stamane il mio cuore
ha cessato di battere:
per un amore finito,
per un riguardo non ricevuto,
per la sofferenza nel mondo e
l’indifferenza del mondo,
per l’ipocrisia delle menti,
per tutti i randagi sulle strade,
per tutto quello che avrei potuto essere e non ho fatto.
Ora chiedo,al tempo stesso,
di darmi la forza,
per avere ancora un cuore.

– 17/02/2017

POESIA: Nel Cammino, vissi.

Usai il movimento per portarmi in cima,
faticai nella salita ma non mi arresi.

Bruciava il sole
e la rugiada del mattino
trafiggeva come una lama tonda;
niente era quello che pareva.

Ricercavo,
inseguivo la verità,
penetravo la libertÃ
e trovai la vita;

fu allora che iniziai a traslare
la mia ricerca del trascendente
nella fisicità della pietra
e realizzai Amore;

Io vivo.

Franca Salato – 17/02/2017

POESIA: Nell’orto del saggio ha inizio la semina,
il seme che interra è quello dell’anima.
Il dotto alchimista coltiva abilmente,
ciò che nell’uomo dormiente rimane latente.
Lamentele e giudizi son erbe infestanti,
attenzione e presenza sono i suoi diserbanti.
Il presente è il terreno su cui coltivare,
sofferenza e dolore il concime da usare.
Il calore che il cuore è il solo a irradiare
è una grazia che porta ogni fiore a sbocciare.
Dopo una lunga giornata di fatiche inaudite
questo saggio alchimista finalmente sorride.
Dopo una tal sofferenza
tale è la sua ricompensa,
coglie il frutto maturo,
frutto del duro lavoro,
toccherà l’Assoluto ricoprendosi d’oro. – 17/02/2017

POESIA: La voce del cuore

Rompe il silenzio,
senza voce, riecheggia,
come quella presenza,
quel respiro nei miei pensieri…
Sento quella voce, come fosse
qui, davanti a me, un ombra,
non mi vuole abbandonare…
Fugge, dalla vita, da me …
i pensieri restano prigionieri
del mio cuore, emozioni che
non fuggono, non mi lasciano
libera di vivere, ricominciare…
Tutto fugge…le emozioni
sofferenti restano in fondo
all’anima, in fondo al cuore,
senza voce, senza espressione,
rapita dagli eventi,
nella delusione di momenti,
nei miei occhi, lacrime,
ferme nello spazio,
in quel tempo ormai distante… – 17/02/2017

POESIA: Dove vanno i giorni

Rispolvero i ricordi,
della mente ,
nel mio cuore,
dove vanno a finire i giorni,
dove sono quei sogni di bambino,
dove vado io…
quale direzione
prenderanno…
Che fortuna,
ricordare momenti,
istanti che hanno segnato,
camminato nella vita,
nella somma di anni
contrassegnati dagli eventi
indelebili nella memoria….
E poi…
panta rei,tutto scorre,
continua la sua corsa,
la domanda…
sorge all’alba ,
mentre i sogni si spengono
al risveglio…
Ma c’è ancora sole..
che ti bacia,
riscalda l’anima,
risveglia i sensi,e
ti chiedi dove vanno
a finire i giorni,
dove andrò a finire io,
domani… – 17/02/2017

POESIA: L’arcano del tempo

L’arcano del tempo all’umano
nonfu mai svelato
che quando tu parli
io t’odo
che hai gia parlato
ognuno appare
reciprocamente all’altro
nel propio passato.
cosi è
che se tu mi parli in lontananza
io non t’odo subitamente
ma solo dopo una gran risonanza
il tempo e lo spazio
mangiano sempre insieme
e non accade mai
che se l’un mangia
l’altro sia gia sazio.
di lontane stelle
oggi mi appare
quel che ieri fu per loro
e cosi anco io
se fossi di lassu a guardarmi
non mi vedrei
che forse ancora nato
non sarei. – 17/02/2017

POESIA: Cantano le zanzare
mentre sognano di riposare
silenziose
finalmente
come cantano le acque
mentre massaggiano i ciottoli
nel fiume
trascinati dalla mente
di loro certo non si cura
il padrone della risaia
adora solo le schiene curve e nude
delle mondine dalle bianche gonne
loro sì che dal fondo
di una memoria ormai sanguinante
cantano Bella Ciao
come una lacrima che resiste
e mai si arrende
– 17/02/2017