Giuseppina Izzo

POESIA: In Paris

Mi spoglio nella notte
del mio vestito attillato,
i seducenti tacchi a spillo,
la guepìere di raso,
le nere calze a rete,
il rossetto color ciliegia
la mia indecenza.

In rue Royale
osservo il manichino di donna,
immobile e nudo nella vetrina
e la vesto della mia lussuria.

Scalza e libera m’incammino,
sulla riva destra della Senna.
Osservo il ponte di pietra e ferro
percepisco la tua assenza,
mentre m’ inebrio nell’attesa.
Guardo l’ora, coperta di nuove vesti
è tardi, in Place de la Concorde.

Giuseppina Izzo – 17/02/2017

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Luciana Myriam Nicolosi

POESIA: 17 FEBBRAIO 2017 ————-

Momenti gioiosi vissuti in famiglia ,
nelle ricorrenze di nascita
o che altro ….
Ricordi legati a quell’infanzia immatura ,
piena di niente che diventa importante
nei momenti oscuri di un vissuto….
Modi di dire…” ah….a quei tempi là….non ci feci caso ”
e completare il pensiero francamente
riconoscendo che nemmeno crescendo ,
furono importanti…..
Solo dopo….quando la vita ci riserva ,
lo spegenrsi delle altre vite , il ricordo…..
l’oggetto….il pensiero ed il volto ,
danno sostegno a quel barlume
che ancora si chiama coscienza
e che riconosce il consapevole :
essere stati importanti per qualcuno….
e dirsi nel ricordo c’ero anch’io…..
e rigirare fra le dita quel qualcosa ,
nel tentativo di ricordare a chi appartenesse…..
e non ricordare niente !

– 17/02/2017

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Maurizio Maraldi

POESIA: IMMIGRAZIONE
(VERSO IL FUTURO)

Sciabordio d’acqua salata
lava la roccia ruvida
ormai erosa dal tempo.

Gusci di noce
in balia del mare
trasbordano carichi umani
verso la terra promessa.

Sognano comodi giacigli
pasti decenti.
Rispetto.
Umanita’.

Troveranno….
il loro paese.

Maurizio Maraldi

– 17/02/2017

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Giuseppe Marchese

POESIA: LE SCARPE

Sognava le scarpette ,
le scarpette da pallone .
Sognava per sè un giorno
la gloria del campione .
Volava sopra i prati ,
sopra le pietre rudi ,
in testa aveva i calzari ,
ai piedi…i piedi nudi .
Un giorno, un grande giorno ,
chissà come , chissà chi ,
gli furono donate :
bellissime , superbe .
Le indossò commosso
con rispetto religioso ,
poi corse a più non posso ,
con animo gioioso
e sfidò i compagni ,
in men che non si dica
alla partita dei suoi sogni ,
alla partita della vita !
Spariti erano i sassi ,
sparite eran le spine ,
ma i tiri suoi sbagliati
e i compagni più dotati .
Non ne capiva la ragione
e incespicando, invano
ruzzolava a rotazione
un po’ vicino e un po’ lontano.
Un lampo nel cervello :
“ Ci penserò domani”
si tolse le scarpette ,
un cross ed il pallone
e fu goool……….!!
il gol del campione .

Catania 11/11/2008 G. March’08

– 17/02/2017

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Fabio Salienti

POESIA:
Un amore lontano

Distesa su un letto di petali rosa,
parli di me come fossi al tuo fianco,
mi senti vicino,
copri il tuo corpo nudo,
per il pudore della tua ingenuit
che maestra scopre il tuo cuore
al mio ricordo lontano .

Fabio Salienti @2017
– 17/02/2017

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jenny capozzi

POESIA: In attesa di un’altra alba

Giù dai marciapiedi
aliti di respiro rotolano
soffocati da vivaci
folate di vento
mentre foglie di tiglio
accarezzano pezzi di vita
adagiati su rami secchi.

Al riparo di un vecchio ponte,
lungo binari deserti,
artisti imbrattano
gomitoli di nuvole solitari
impazziti dall’eco
di un temporale lontano.

I colori di un tramonto
rifiutano di riflettersi
tra le note del canneto
assopito sulle acque
di uno stagno che si ingrigisce
mentre il sole muore.

Trafitta dall’oscurit
è l’anima della Terra
che si spiega
tra le pagine ingiallite
di un vecchio libro
in attesa di un’altra alba.
– 17/02/2017

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Alba Moretto

POESIA: “Sera” In quell’attimo di tempo, il giorno moriva. Si accendevano le luci per le strade e il cielo incominciava a colorarsi di rosso, fino a far cadere il sole nel mare, mentre la luna saliva gloriosa in cielo, lasciando spazio al silenzio nero della notte. Quel magico silenzio mi sorprendeva. Restavo lì sola a venir sfiorata da quel vento tiepido, ed il silenzio e la solitudine scendevano lentamente lasciandomi sola con il mondo. – 17/02/2017

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Ugo Domenico Perugini

POESIA: Caro amico,
sai quanto ti stimi,
sai quanto ti ammiri,
credo nelle stesse cose in cui credi tu:
stai dalla parte dei poveri,
difendi i più deboli,
sei contro l’ipocrisia,
ti incazzi con chi pensa solo ad arricchirsi.
Ma quando parli
non fare come i politici
che tirano in ballo promesse per il futuro;
non è necessario, te lo assicuro.
E poi non mettere in mezzo
ogni due per tre tuo padre.
D’accordo, è uno di gamba,
ha un grande potere,
ma io sono classista,
questo non mi interessa.
Certo, per aver avuto un figlio come te
per forza deve essere in gamba!
Ma a me interessa solo la tua amicizia:
vantarti di tuo padre non la rafforza
te lo assicuro, anzi!
Capito il concetto?
Ciao Gesù!

– 17/02/2017

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Carla Lupo

POESIA: SFIORAMI. Sfiora i riflessi d’argento tra i capelli come guizzi di pesci che infrangono l’onde nell’instancabile fatica di baciare il grande mare.Nuota amore mio nella tua forza ad aprire il varco e lasciarmi scivolare avanti al tuo riposo.Poi raggiungimi ancora mille e mille volte così giocosi nella nostra danza d’amore. – 17/02/2017

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