POESIA: Non fui mai amor per nessuno
Sol un letto sfatto e ore di piacer
Corpi estranei ,null’altro
Quando in realtà senza
Ammissione alcuna
Il cuore gridava
” chiamami amore” – 13/02/2017
Mese: febbraio 2017
Mariangela Panici
POESIA: Com’è difficile!
Cercarti tra gli oggetti abbandonati.
Trovarti più presente che mai nei miei pensieri.
Correrti incontro e non raggiungerti mai.
Com’è difficile!
Darti la mia mano e
insieme camminare lungo
i sentieri più nascosti della vita.
Trovarti seduto ad aspettarmi o a
rallentare la tua corsa per
riflettere sulle tue decisioni.
E’ così difficile amarti senza
pensare ad altri, noncuranti
dell’opinione degli altri e andare
avanti pensando solo a noi.
No, non si può, ma nella mia
fantasia tutto si può e tutto
diventa possibile. – 12/02/2017
Martina Scillia
POESIA: I tuoi occhi.
Mi ci perdevo ogni volta.
Il tuo sorriso.
Il più bello che io abbia mai visto.
Il tuo profumo.
Una semplice brezza estiva.
Le tue labbra.
Morbide e soffici, le amavo quasi quanto amo lo zucchero filato. E io adoro lo zucchero filato.
La tua pelle.
Adoravo sfiorarla, toccarla.
Toccarti.
I tuoi capelli.
Dio quanto era bello quando mi sfioravano.
Il tuo amore.
La cosa più rara che io abbia mai posseduto e che ho comunque saputo perdere.
Ti ho lasciato andare via, senza neanche provare a farti restare.
Non ti ho detto che senza di te sarei caduto.
Che sarei crollato perché da solo non sarei riuscito a trasportare tutto il peso.
Non ti ho saputo dire che senza di te la mia vita sarebbe come finita, perché io non voglio, non voglio vivere la mia vita sapendo che tu non puoi più vivere la tua.
Per colpa mia.
Mi manchi, e non puoi sapere quanto.
Mi manca il tuo sguardo, dove mi ci perdevo ogni volta, il tuo bellissimo sorriso e il tuo profumo.
Mi mancano le tue soffici labbra, la tua pelle che amavo sfiorare, i tuoi lunghi capelli e il tuo amore.
Questa doveva essere una sorta di scusa, un modo per farti capire quanto mi manchi e che non mi sono dimenticato di te; ma in realtà ora non so in che cosa si sia trasformata.
E so che non sono bravo in questo genere di cose quindi ci riprovo con parole più semplici.
Mi manchi.
Ti amo. – 12/02/2017
Antonia Emanuele
POESIA: Poesia. << Morte non m’inganni! >>
Vieni… Vieni via con me.
Prendi la mia mano ed io ti salverò.
L’umano non è più umano,
sta estirpando le tue radici,
trasformando te in un isbergo,
cancellando le tue impronte.
Vani saranno i tentativi per costruire quel ponte
Per ogni tuo sforzo guarderai solo occhi infelici.
I tuoi!
Niente resterà nel vento,
e alla fine lo sconforto prenderà il sopravvento.
Vieni via con me.
Solo la fine ti potrà salvare.
Smetterei di soffrire!
Piuttosto lasciami imprecare, covare rancore, coltivare sofferenza, mangiare zucchero filato.
Il gelo ha ibernato le mie emozioni.
Come la Fenicia , costruirò un nido sulla contundenza del mio dolore.
Le fiamme scioglieranno tutto.
Sarò io a distruggere artefatte illusioni costruite dal mutaforma sociale.
Le piaghe guariranno
Lo specchio rifletterà qualcosa di nuovo, ma stranamente conosciuto.
Il titanio rigenererà ossa e muscoli
Sarà guardiano delle passioni
nemico delle contraddizioni .
Non la fine, non la morte!
Non sarai tu a salvare me.
Sarà la me stessa non ancora presente,
accompagnata da tutti i nostri giorni passati.
Sarà quel fuoco che mi arde dentro
Oggi fiamme dell’inferno…
… domani impeto tenue di un pianeta sopravvissuto alla tempesta. – 12/02/2017
Gennaro DeLuca De Luca
POESIA: Una goccia d’olio
Vorrei una goccia
d’olio
per vincere
l’oscuritÃ
che mi sta intorno,
calarla
nel lucignolo
per accendere
la speranza
di portare l’ombra
di me stesso
a sudare
un terso riposo.
Mi piace – 12/02/2017
FAUSTA IVALDI
POESIA: C’è un mondo intorno
che vive vociando,
gridando parole di rabbia,
di sangue, di sabbia.
Denaro, paura,
risate insensate.
Città calpestate
da ignoti, da ignavi.
Ci sono correnti
di note dolenti:
un soffio d’amore
si perde, silente,
nel buio del niente.
Eppure un vecchio
mi tende la mano:
c’è forse speranza
di un poco d’amore?
La foto di un bimbo
scampato al massacro:
è nudo, ferito
e cerca un rifugio.
Che cosa son io
se non una povera donna
impaurita, delusa, ferita?
Che cosa son io
se, ormai, non so
neanche sperare,
neppure pregare?
“INTORNO” 2017
– 12/02/2017
Rocco Catalano
POESIA: Amore dentro di me tu sempre parli ed il
ricordo dei tuoi occhi ancora triste mi fanno,
i luoghi dove solevo vederti del cuor mi son compagni.
Di te la mia mente i giorni e le sere tu mi colmavi,
Il ricordo del volto tuo dietro la persiana mi fere ancora
e muti restaron gli altrui sguardi agli occhi miei.
Non veder più te viver più non mi sembrava,
ed or che sei lontana il tuo ricordo ancor non mi abbandona.
Rivedo ancora della tua casa la finestra dove mi aspettavi.
La scala esterna, il cortile, il fico e la siepe che l’adornava.
Dietro era il monte con la brughiera che di mistero la baciava.
Amor che amare altrui tu non mi fai, dimmi la vita cos’è mai!
– 12/02/2017
fedra de maio
POESIA: titolo:Tu uomo.io donna.
TU UOMO!PERCHÉ MI FAI DEL MALE?
IO!DONNA:VALGO MENO DI TE?
EPPURE SIAMO UGUALI,CI DIFFERENZIA SOLO,IL MASCHILE E IL FEMMINILE,MA PER IL RESTO,SIAMO IDENTICI,UMANI.
TU DICI DI AMARMI,MA ALLORA PERCHÉ MI TRATTI MALE,TI APPROPRI DEL MIO ESSERE,DELLA MIA PERSONA,DEI MIEI PENSIERI,DEL MIO TUTTO….DI TUTTO CIO’CHE MI APPARTIENE…
TU!UOMO!CREDI CHE,CON LA FORZA,CON LE MINACCE,CON LA VOCE ALTA,PUOI OTTENERE TUTTO,PERCHÉ SAI CHE HO PAURA,MI MANCA LA FORZA DI DIFENDERMI,IL CORAGGIO DI DENUNCIARTI ED È PER QUESTO CHE CONTINUI A FARMI DEL MALE.
MAA…NON SARÀ COSÃŒ PER SEMPRE..PERCHÉ TUTTO HA UN INIZIO ED UNA FINE.
IO :ORA SONO L’INIZIO…..E TU SARAI LA FINE,LA FINE DI UN INCUBO:IL MIO INCUBO,MA SOLO QUANDO TROVERO’IL CORAGGIO DI DENUNCIARTI E…..ALLORA…..SARÀ LIBERA:UNA DONNA LIBERA!
E …TU UOMO!SARAI PRIGIONIERO:SI……PRIGIONIERO DELLA TUA IGNORANZA.
…
POESIA DEDICATA AI FEMMINICIDI…… – 12/02/2017
Maria Elena Addessi
POESIA: Viaggio nel tempo e nello spazio
Il mio viaggio, il mio tempo
un luogo, un istante, un incontro,
quel luogo, un altro istante il non incontro.
Un incontro in un luogo
Lo stesso incontro in un altro luogo.
L’incontro senza luogo,
il luogo è l’incontro. – 12/02/2017
Pietro Santilli (Sanpiè)
POESIA: PAESE CARO
Il mio paese è un sogno a mani strette
ricolme dei ricordi e de’ sospiri
che ansimano nei petti e nelle menti
che recan lor sorriso ai giorni morti.
Ogn’angolo di via è ricettacolo
crogiolo degli sguardi ormai estinti
ei fanno l’occhiolino ai bimbi belli
che giocano sfrontati e stan felici
a rimirare quello ch’ è dei padri
il lascito che batte come un cuore
son loro i martiri coscienti e ormai soppressi
dal triste fato che tutti afin c’unisce
rendendo l’uomo uguale nel destino
benché esso dimentichi colpevole le cose
e continui pur sapendo ad ingannarsi
ed a inseguir testardo i suoi errori.
Pulsa la vita paese caro
non fai mancare mai affetto e pane
come madre lo togli dalla bocca ogni meriggio
per far d’ogni tuo figlio
un grande affresco impresso sui tuoi muri.
(Sanpiè)
– 12/02/2017