POESIA: Terra
Dici di amarmi
ma non mi rispetti.
Ti dono tutto
ma lo sprechi.
Ti lascio fare
ma non ti sai fermare.
Ti ho dato la luna
e la via per le stelle.
Le oscurerò se non ascolterai
il mio grido di dolore.
Ti travolgerò con tutto il mio manto,
ti brucerò con tutto il mio ventre.
Fermati, figlio mio,
e ascolta il pianto di tua madre.
Sebastiana Arca
– 10/02/2017
Mese: febbraio 2017
zurolo maria
POESIA: Persa
Mi sono persa
Dentro la luce vedo il buio
Nel buio vedo la luce,
Niente e’ come prima
Niente sara’ oggi
Niente sara’ dopo
Vago, gioisco, piango
Ricordo, ritorno, vivo
Che cosa vivo?
Non so se la vita e’ questa
Mi sento persa……
Voglio tornare…. – 10/02/2017
Francesco Lamarra
POESIA: FIGLI
Persone conosciute a tempo
nel momento dei loro bisogni,
coccolati nell’età infantile ,
ma dopo crescono.
Dove sono i Figli???????
Diventano invisibili, cercati ,rari …………
– 10/02/2017
nicola siracusano
POESIA: Scrivere parole nella sabbia
a volte
la vita è questo
contro il vento
camminare senza fatica
incontrando l’arcobaleno
lontano
dalla tua precedente età.
Il sole
a volte
imbiondisce le giornate che
sopra di noi
vigilano senza proferir parola.
L’essenza dell’essere
sta nel silenzio interiore
che vive con noi.
Ogni attimo trasporta ricordi
emozioni
sogni
mai abbandonarli.
Questo è importante. – 10/02/2017
Paola ferralis
POESIA: Cos’é la felicita se non un pugno stretto stretto che cinge l’aria, un debole fascio di luce filtra tra le nuvole, una manciata di sabbia che scivola nel mare?
Certo la riconosci dai battiti che infiammano il cuore, dal calore che divampa sul viso, dalla gioia che non trattieni.
Talvolta peró, lei ti abbraccia
Ti abbraccia, e nemmeno te ne accorgi.
É un leggero soffio di vento,
Nell’odore dell’erba appena tagliata
Nelle mani di quei vecchietti, che da sempre si intrecciano, le rughe intense come la loro storia.
Forse é solo un attimo, un insieme di attimi ispirati, che appartengono solo ad ognuno di noi.
Brevi attimi di emozione…come piccole farfalle
Che possiamo conservare solo imprigionando nella nostra mente quel piccolo battito d’ali.
In silenzio – 10/02/2017
Ramona Tribbia
POESIA: TITOLO: Silenzio
TESTO:
Fisso la pagina bianca.
Le parole sono lì,
sospese nell’aria,
muti segni indecifrabili,
geroglifici intraducibili.
Le parole rimangono sospese,
monche,
silenziose,
inafferrabili.
Un agglomerato di lettere,
non è parola.
Un’arcana magia
è la scrittura.
Fissare sulla carta
un concetto,
un’emozione,
il breve palpito di un istante.
Ma non stasera.
Le parole mi permangono oscure,
ostili.
Ingabbiate in un angolo,
un oscuro stanzino della mia mente,
stanno lì, mute e fredde.
Hanno perso colore e sapore.
Tra le mie mani non posso più stringerle,
sulla mia lingua non posso assaporarle.
Questa sera le parole
mi hanno abbandonata.
Straccio il foglio bianco,
sospiro:
nemmeno stasera avverrà l’incanto.
Ho parlato del nulla,
riempito di sconosciuti suoni
l’aria immota,
vuoti gorgheggi mi circondano.
Preferisco il silenzio a questa vacuità. – 10/02/2017
Andreina Guarda
POESIA: L’abbraccio…
quel semplice gesto
della durata di pochi istanti
che ricompone in un solo attimo
chi in mille pezzi si era sgretolato.
L’abbraccio unico rimedio per ogni male.
– 10/02/2017
Sabrina Serra
POESIA:
Quante lotte…..
Alcune vinte, altre perse
Errori e sconfitte.
Dalle macerie
un grido squarcia il velo di un cielo,
ancora tutto da scoprire.
È la vita che continua.
Vorrei poter avere la forza
di quel piccolo fiore,
dal fragile stelo,
ma capace di far sorridere
anche le rocce più aride
e allietare le alture deserte del cuore.
Vorrei avere gambe agili e forti
come quelle di un cervo….
Capaci di superare con leggerezza
le ripide, e i profondi dirupi.
Allora quel vuoto
costruito di attesa
si farà ascolto.
E quando anche il mio "sentire"
sarà sordo ,
come cima innevata aspetterò
protesa e immobile
il canto della primavera
che tutto trasforma e rinnova.
Come un ruscello d’acqua viva
ancora una volta
sgorgherà rinnovata
la speranza.
( pensando ad Animatrice) – 10/02/2017
Stefano Tizzone
POESIA: Graziosa luna, di luce trabocchi
a rimirar la tua immensità, son i miei occhi,
sordo anelito pien d’angoscia
i miei sensi tormentati nella scia
dei tuoi raggi, in quella travagliosa selva,
che fecero sorger sul mio volto, la belva.
Nella notte il tuo esile suono, giova il mio cor
intrappolato nell’oscura via del tempo che fu.
Nebuloso il tripudiar dell’eterno mio mal
che al tuo apparir nel letto di stelle
brama lo straripante tripudio del dolor.
O mia Diletta luna, rifugio del mio cuore
fa che il volto mio possa liberarsi della belva,
ritrovando il colore del suo estro fiore,
ascoltando il sussurrar del vento dell’oscura selva.
Spavaldo e intrepido il mio estro incantato
nella luce del tuo giaciglio trovò la via del fato,
e nel ricordo di quello che un tempo fu il dolore
versa lacrime di libertà dentro al mio cuore. – 10/02/2017
Sabino Masiello
POESIA: Uomo,
che corri per la tua strada,
che ti affanni cercando l’effimero,
rallenta un po la tua folle corsa,
e ascolta le parole che ti sussurra il vento,
ascolta il sussurrare della natura, e capirai molte cose.
Spogliati della tua superficialità,
ed entra nuovamente a contatto con la terra,
vedrai che tutto sembrerà migliore,
ma fino a quando non lo farai,
sarai come un cieco, e tutto sembrerà oscuro.
Uomo,
cammina di nuovo sulla terra,
e ritornerai a vivere libero.
– 10/02/2017