POESIA: sei la vita, che illumina il pensiero, sei nato ed io c’ero. Con te ho vinto la paura, ed ora che sei grande tutto intorno a te sarà fortuna. figlio – 08/02/2017
Mese: febbraio 2017
Roberto Luca’
POESIA: Questa poesia è stata scritta da mia madre Reali costantina prima di morire tanti anni fa .il5 giugno 81.lei era umbra dove oggi c’è un disastro per il terremoto.come allora .poesia dedicata al mio paese.Son tornata al mio paese perché ho tanta nostalgia,osservando alcune cose in mezzo a quelle vecchie case con le rondini sui fili il monumento sotto i pini ho riscoperto la natura poigiocando con una pietra lo gettata giu nel fiume lo facevo da bambina.son passati già tant’anni,mille pene e mille affanni,ma qualcosa di sincero e rimasto nel mio seno .i mie capelli son gia bianchi per le pene e per gli affanni però prima di morire tornerò al mio paese per gustare la sorgente e dissetare la mia sete.lasciero’ tutti gli affanni e le pene di tant’anni,andrò in cima alle montagne ha raccogliere i lamponi neelle spiazze dei carboni mi portava mamma mia raccontando la sua storia ancor più triste della mia e per questo son fuggita sempre in cerca di fortuna ma con grande meraviglia la fortuna l’ho trovata sempre sulla vecchia strada.questa terra è meraviglia nel mio cuore è sempre stata.quando c’è l’arcobaleno mi riporta assai lontano il profumo di quel fieno,osservando le farfalle che volavano festose anche al suon delle campane che si udivano lontano.tutto questo è nel mio cuore,ora posso anche morire per restare in questa terra vicino a mamma mia e se qualcuno.porta un fiore per un simbolo d’amore e dirà riposa in pace mentre intorno tutto tace. REALI COSTANTINA nata a monteleone di spoleto il 13 9 1925.scritta da me dedicata alla mia mammina che amavo tanto.morta all eta di 59 anni.lasciandomi nel dolore a 17 anni.grazie.ne ha scritte molte che custodisco gelosamente.grazie. – 08/02/2017
Donato Riccardi
POESIA: ATTIMO DI SOLITARIO PIACERE
Assopito al naviglio del pensiero sul’eterea barca, mi trasporto tra dolci rovi di petali, sdraiato sul soffice tappeto di germogli di erba al sole, tra il canto degli uccelli e il gracidare delle rane, mentre di tanto in tanto un pesce salta fuori dall’acqua, nuotando. Le nuvole prendono al vento, le tue piacenti forme, tanto che il dolce tepore dei raggi d’oro, richiama il tuo repiro sul mio petto, e posso sentire sprofondare in me le tue calde e umide labbra, e la punta della tua lingua, come il pennello che adesso mi sta scolpendo su questa tela di sublime e innocente desiderio. Duro capezzolo delle tue soffici mammelle, diventa questo dito, che sfiora appena le mie labbra, fino a farmi arrivare nelle tue profondità , come cacciatore che esplora la caverna e vi si perde. Riesco a formulare nelle mie orecchie i lunghi e contorti gemiti, come nastrini colorati, nelle tue parole di fuoco vivo, che marcano e segnano la mia pelle. Il tuo nettare, come frutto maturo, scorre caldo lungo il mio viso, e come fiore, mi immergo beato nel suo odore selvaggio, sotto i colpi spietati e sinceri, del martello sull’ incudine, che forgia il rovente ferro della passione, armatura cocente al corpo. Ed è pioggia, abbondante e fertile di bianco seme, come lava bollente, dal vulcano nel pieno della sua eruzione, che scuote il cielo e la terra, in una tempesta di fumo e cenere; pronuncio ad alta voce il tuo nome, più volte, e m’addormento al suono della tua voce, in un lungo e passionale abbraccio onirico, immerso nell’inchiostro scuro, del più profondo cuore della notte, al luccichio di milioni di stelle che come noi ardono d’amore, e si consumano nell’atto focoso, fino a esplodere nel cielo, e diventare cosi, portatrici di sogni proibiti, cadenti sulla terra. (Donato Riccardi) Agosto 2014 – 07/02/2017
Caterina Mesina
POESIA: “Introspezione”
Una foglia solitaria danza,
Leggera rotea e mi tocca,
Il suo invito a danzare cade nel fango
E anche lei,battuta dalla pioggia e sola,finisce sull’asfalto,come me.
– 07/02/2017
Roberto Castiglione
POESIA: IL VIAGGIO
Con buona complicità , ho viaggiato e non
riesco ad uscirne.
Praterie del piacere profondo, fino a farmi male.
Mi ha contorto, viziato sfregiato.
Ferite immorali che non voglio guarire.
Cedo il passo a sana nostalgia senza riuscirci.
La decadenza e il rispetto consuma le inibizioni, esponendomi al sarcasmo del patetico uomo di mezza età .
Sono corrotto; l’amore non c’è là dove rifiutai di viverlo.
E gli addii sono fuori moda, rimpiazzano rimorsi; scelte tardive si schierano coi sarò, i vorrei e musiche di tradizione.
Cosa farò, cosa sarò se non posso rispondere più? – 07/02/2017
SANDRO CAMPOLO
POESIA: in un regno di pura luce… mi trovai
una voce potente l’anima ricuce, e ascoltai…
fui guarito per magia e di angeli un viavai
creature eterne luminose, splendenti..
che salivano e scendevano..
mi concessero il potere dei venti
potei sentire il loro linguaggio come dolce musica,
rallegrante che lo spirito vivifica
mi parlarono di un tempo ancestrale
e che amare, amare è l’unica cosa che vale.
sul mio volto una loro ala mi carezza
immenso spendore
per la mia anima estasi e bellezza
multidimensionale e di arcobaleno colore
risvegliarono in me quell’eterno ardore
di cui vita dopo vita ne ho vissuto il roseo odore
fui re saggio guerriero e mago, mi rincuoro
ne conservo ancora lo spirito del Drago d’Oro – 07/02/2017
Valentina D’Angelo
POESIA: Ai miei cari
Guardo il cielo,apro il libro dei ricordi che dolcemente mi sfiorano l’anima… sfogliando pagina dopo pagina
sorrido a voi che con gran dolore
il fato vi ha portato lontano ma non dal mio cuore …
Avete lasciato un vuoto incolmabile
ma il vostro ricordo è memorabile …
Ed ogni volta che guardò lassù una stella a sera vorrei far cadere giù per abbracciarla per far colmare quel vuoto almeno per un attimo e sentire ogni singolo battito nel silenzio della notte che ogni mia lacrima inghiotte!
Al cielo vi devo restituire per dar luce al mondo e per adempire ciò che la natura vuole …. la luna lascia il posto al sole!!! – 07/02/2017
Maeby Signorino
POESIA: il mondo che si avvolge del surruro delle piante,
il cadere di una foglia che toccando il suolo segna la fine di un percorso di vita, Il rumore della linfa che scorre tra gli alberi,
la magia della rinascita è il profumo della sua essenza – 07/02/2017
Rosalia Cardinale
POESIA: Non sopporta, no!
7 febbraio 2017 – ore 20.13
Non sopporta, no!
Tanta è l’aviditÃ
chi ha troppo
e chi muore
perché nulla
ha da mangiar
Pur se attraversano
il mare, quanti disperati
trovano solo ostilitÃ
trattati qual malviventi
nulla hanno da
mettere sotto i denti
Povera umanitÃ
quanto sei malata
c’è chi vive di mondanitÃ
e chi muore senza pietÃ
su una panchina
e il suo nome non si sa
Dio è arrabbiato
il Suo divin Cuore
è sconsolato
l’uomo è caparbio
vede il fratello morire
e si rifiuta d’amare
Giustizia grida vendetta
giustizia toccherà la vetta
torna il Cristo fra noi
vuol pace e porta luce
chiarezza ci sarÃ
il maligno rinchiuderÃ
Più nessuno avvilirÃ
l’uomo salvato sarÃ
e più non morirÃ
l’unico a soffrire
sarà chi non avrÃ
voluto capire. – 07/02/2017
Daniela Silvia Oliva
POESIA: POESIE …
Parole ossessive elevano scure ingiustizie e ostacolano sogni, speranze.
Esilaranti, sconnesse,scuotono inevitabilmente valori eterni. – 07/02/2017