Stefano Gallone

POESIA: Un punto di partenza è un punto di non ritorno.
Questo corpo e questo spazio non sono miei.
Lo sono mai stati? Non li sento.
Sono in viaggio al di fuori di qualcosa.
Non è il mio corpo, non è questa stanza.
È l’Universo.

(da “Diomede”, progetto album discografico con libro fotopoetico: https://www.facebook.com/notes/agate-rollings/%C3%A8-uscito-diomede-il-nuovo-album-degli-agate-rollings/1520754334620095) – 07/02/2017

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Sergio Favilli

POESIA: Terremoto

Diciamo un lungo addio
Alla nostra memoria
Noi non abbiam più storia
Dello stato e del fu
Cessa la nostalgia
Or si diventa sordi
Addio pure ai ricordi
Che non sentiamo più

– 07/02/2017

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antoio coppola

POESIA: L’ATTORE

Vorrei essere un attore
se rido, piango e se lacrimo, sorrido.
Nessuno sa cosa provo
cosa penso e nemmeno cosa vedo.
Nella vita purtroppo non lo sono.
I miei umori buoni o cattivi
e i sentimenti son palesi
specialmente l’affetto sacro
e l’amore innocente filiale.
No ho barato. Non desidero
Essere un attore. Voglio
esternare I miei veri sentimenti,
Anco
04/1172016

– 07/02/2017

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Maria Cristina Biello

POESIA: IL PAGLIACCIO VIAGGIATORE

Dolce silenzio la voce del tempo
che percorre la mia strada.
Ero giovane ed il vento soffiava,
le fronde erano verdi e grigie le nuvole,
una passeggiata nel parco
con molta gente strana
che indossava strani abiti,
il profumo delle rose era nell’aria
e il poliziotto era in mezzo alla strada.

Chiudi gli occhi, sono indaco e blu;
guarda la luce nel cielo,
un Sole estivo.

Pace. Una canzone d’amore
e un uomo matto che canta;
guardo lui, lui guarda il mondo.
Voglio l’infinito, la mia quiete.
Parlo come una suora,
ma c’è una strega morta in una stanza
che imbratta i miei sogni.
Mi piace il colore, ma non vedo intorno.
Vedo la mia anima
e l’ala di un Angelo.
Se esisti, Dio, fammi un favore:
non cantare, ma ascolta soltanto. – 07/02/2017

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olivia arcari

POESIA: Cielo blu cobalto di fine settembre ..
mare turchese..
Ti tuffi
rabbrividisci..
Due larghe bracciate verso la sabbia bianca del fondale..e..
in un attimo.. prepotente..invadente..arriva quella sensazione sconvolgente di liberta assoluta…
io la chiamo anche..
gioia di vivere.. – 07/02/2017

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Lorenzo Foltran

POESIA: Non la chiamo patria, ma terra, casa
quella strada che nella lingua bella
si colora d’estate, la sera,
quasi di rosa e di viola.
Domenica che sale alle finestre…

La casa resta tale,
cambia terra e lingua.
In tasca la paura di volare,
di lavorare fino a sera.

Travolto da quel gorgo
che si chiama tempo e mondo,
rigetto il contratto che mi è concesso.

Mi volto verso la voce che chiama,
corro, salto, mi sbraccio
e non mi sono mosso di un passo. – 07/02/2017

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Zita Laffranchi

POESIA: A FRIDA, paloma negra

Paloma negra,
oh tenera Frida.
Ode a te piccola donna
che hai saputo volare
al di sopra le silenziose stelle.
Il tuo corpo lacerato
da miriade di pugnalate
ribolliva
serrato in una botte
di acciaio
colma di tequila e ricordi….

Sincera, pungente,
crudele la tua arte…
brindo al tuo sorriso
sempre disegnato
sul tuo aspro volto.
Aspro…
segnato da due gravi lutti…
la morte della tua fisicità e femminilitÃ
l’umiliazione inflitta
da un amore
che mai fu leale.

O paloma negra
o sensuale Frida…
cuore trafitto
cuore sanato
l’ingenuità della tua fede infervorata
la semplicità del tuo messaggio.
Scavi nell’intimità.
Le viscere del mio sentire
fuoriescono
lacerate dai tagli inflitti
dalle tue pennellate.

Il mio dolore
cola come sangue incandescente.
I miei occhi si serrano…
le mie mani premono
il mio ventre.

O crudele Frida
la tua forza mi inonda
il mio utero riecheggia
innanzi al tuo letto
di spietata attesa.
Visioni….
Suoni…
Mi immergo in acqua purificatrice…
tu vedevi riflesse immagini
io vedo parole…
le lascio fluire su carta
per te…

Onore a te
O paloma negra…
Honor a usted
Friducha pechocha.

– 07/02/2017

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Vincenza Corbosiero

POESIA: Incubo

Forse è il sonno
che gioca
con la mia mente
o forse il destino
gioca
con la mia vita
Questo Incubo
immenso
in cui vivo
e voglio
svegliarmi
o forse
addormentarmi – 07/02/2017

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ANTONIA LABIANCA

POESIA: Ultimo atto –

Anche gli alberi custodiscono memorie
l’eco delle cui voci risuona
nel silenzio dell’ultima foglia
che cade da spoglie chiome senza vento.

Quanto resta da vivere ancora?
La vita mi uccide ogni giorno
e sono stanca.

Forse il tempo di stringere a me
l’amore che non ritorna
ma resta là,
cristallizzato in quegli attimi
che portano con sé l’Eterno. – 07/02/2017

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GIUSEPPE LOPRESTI

POESIA: Inquieto.
spossato rivoltavomi nel letto.
stanche le membra annaspanti il buio,
non c’eri.
il grande vuoto trovarono,
tu non eri più,
ma io ti amavo.
Non ti dico torna, se volevi non andavi,
dico solo dove ho sbagliato io. – 07/02/2017

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