POESIA: FRINE
Arranco e recito
il mio secondo atto.
Socchiudo gli occhi
in un urlo
e invoco Nemesi.
Procedo agnostico,
cacciatore e preda
nelle sabbie dell’ignavia.
Tra l’elidere il trascorso
e il ripercorrerlo,
stoico e pazzo inseguo
ogni attimo Frine.
– 06/03/2017
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