Michele Zizzari



POESIA: Mare mio, Mare Nostro, Signori dei Mari…
dato che gli uomini se ne sbattono i coglioni, prego voi
che siate il Fato, il Dio Unico, Nettuno o Poseidone non importa:
Non affondate le carrette, queste imbarcazioni di fortuna
i gommoni, senza benzina, senza motore
Non affogate questi (nuovi) sventurati naviganti…
sono senza remo, senza averi
senza viveri e senz’armi…

Non giungono dal mar per assalir le rocche
Non sono eserciti in vena di conquiste, non sono flotte
Saranno quelli che ci serviranno la pizza, le rose e i calzini
i fazzoletti, i foulard, gli ombrelli, le collane e gli accendini…

Non v’accanite di burrasca oltre misura, sono disperati
marinai, senza timone…
che a caso, all’incirca, al buio, chi sa come, seguono una rotta
forse, una stella, un lumicino di speranza in fondo alla notte…

Non hanno capitano che li comandi e guidi nel periglio,
ma uno scafista senza onore che li abbandonerà al primo scoglio (o intoppo)
che non esiterà a buttarli in acqua come prove di reato…

Non agitate i venti, l’onde, le correnti
le loro braccia esauste, forse, non avranno forza…
Ѐ già tanto che non li abbia consumati il sole, il sale…

Sono pastori senza più animali, contadini senza più terra,
scacciati dalla siccità , sfollati dalle guerre,
scampati ai genocidi, ai fratricidi
popoli ridotti alla miseria dalla globalizzazione,
diseredati, emarginati, spiantati
cresciuti nelle baraccopoli intorno alle discariche…

Sono nell’acqua (agonizzanti) come pesci fuor d’acqua…
e tra loro donne e bambini sopraffatti dagli sforzi
che non hanno mai visto neppure una vasca da bagno…

Non scuotete il vostro profondo ventre possente
Non li inghiottite, non li abbandonate
agli spazzini del mare, al pescecane…

Saranno quelli che ci faranno il pieno di benzina
che ci puliranno le toilette e il parabrezza all’autogrill,
che prepareranno il bitume per l’asfalto
e che raccoglieranno i pomodori sotto il sole…
Per favore, Dei di misericordia e compassione
almeno voi, visto che gli uomini se ne sbattono i coglioni,
esaudite la preghiera, placate la tempesta, e a onda a onda
accompagnateli alla riva, sani, salvi, vivi…
– 13/03/2017

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