POESIA: Padova, 04\03\2012
Uno dei prossimi inverni
Ti vedo, ti sento
da ora, da qui
distintamente.
Da questa, su,
fino a quante notti
piĂą in lĂ
– che non riesco a contare –
mi sveglierà il fruscìo
dei lenzuoli d’inverno,
mentre scivoli piano
verso il mio corpo:
come t’avesse d’improvviso destata
in sogno un’antica memoria,
qualcosa che nemmeno
t’eri accorta d’aver perduta,
qualcosa che avevi scordata
tra gli scaffali d’un supermercato,
come un figlio sfuggito ai tuoi pensieri
a rincorrer fantasie
da bisbigliarti tra i capelli
solo a sera, prima di dormire.
Ma le tue mani
avranno miglior memoria
dei tuoi occhi
e io sarò, così,
un uomo fortunato.
Uno dei prossimi inverni.
– 16/03/2017