Fabio Soricone



POESIA: Sinusoide

Non oso spogliarti
con la nettezza del pensiero,
e se ti trovi lontana
magari ti sogno per quella che sei,
lasciando appena un gesto spontaneo
agli argini del tuo sorriso…
Ti si addicono i sussurri bagnati
di pioggia a caratteri cuneiformi,
lettere scolpite
sulla tua pietra pulsante, sulla tua argilla
controversa…
E se c'è un vestito, è il tuo stesso corpo –
un disegno, un'idea, un modello
che profuma come labbra incise nella carne,
e ricorda l'ondeggiare del canneto in lontananza
quando sovrappensiero, l'anima si appoggia a te…
Ed è forse il mareggiare del ventre
a sollecitare questa inquietudine meravigliosa,
che avvicina ai soqquadri del desiderio
il flusso delle tue vene…
– 16/03/2017

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