Maria Concetta Ascione



POESIA: Se questo fu un uomo

Nella morsa del gelo mattutino
si glacia anche il pensiero.
La luce del sole è senza calore
sul viso sferzato dalla tramontana.
Nella rientranza di un portone antico,
nel silenzio indifferente
del cieco abbandono
giace il corpo di un uomo
incartato
come un pacco malfatto.

Se questo fu un uomo
perché non l’abbiamo visto?
Si muoveva invisibile e muto
tra incessanti flussi di sagome,
che afferrano senza guardare,
che oltrepassano senza vedere,
frementi di ingorda cupidigia.

Se questo fu un uomo
perché l’abbiamo abbandonato?
Il requiem che gli recitiamo
è l’urlo stanco
di una sirena che accosta .
Senza urgenza.
Senza premura .

– 20/03/2017

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