Piergiorgio Ragozzini



POESIA: AMORE CLANDESTINO

Quanto tempo passo da solo,
aspettando che il tempo arrivi!

Se la vita iniziasse ogni tanto,
nella penombra di una sera
e se finisse l’indomani…
di quella sera,

se nulla esistesse prima,
e nulla esistesse dopo,
e nulla esistesse intorno…
a quei confini minimi di tempo,

allora vivrei in quei momenti,
assaporando amore e desiderio,
mescolando l’alito e i sapori
senza saper che c’è altro tempo.

E potrei essere felice.

Ma l’altro tempo arriva
assieme alle tristezze,
intrecciando nel suo vuoto
esplosioni d’ansia, di rabbia ….,
e di paura.

Le dolcezze e i profumi
non dimenticati ma lontani,
desiderati e inottenibili,
diventano fantasmi
che parlano di addii.

Di addii e di ritorni
in un tempo spezzettato,
quando il nostro amore è luce
ma dove il cielo non ha sole.

Se fossi capace di non vivere
fuori da quei limiti di tempo
non mi accorgerei di esser solo
ad aspettar che un’altra sera inizi.

E potrei essere felice.

Ma quanto tempo passo da solo
aspettando che il tempo arrivi!

16.02.1999
– 20/03/2017

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