Carla Begnini



POESIA: MALEDIZIONE

Assopito mi attraversi
e come un cane che avanza dall’inferno
mi paralizzi,
deformi il mio pensiero
e tutto ciò che mi appartiene.
Non ho scampo,
intrappolata
tra le membra della tua materia informe
nutro il tuo ventre
affamato del mio sgomento.
Da dove vieni e dove ti celi
quando torni al tuo rifugio?
Con chi dividi il frutto che mi depredi
mentre io vomito la stilla amara
del mio tormento
e impreco contro
le archetipe sembianze
con cui ti mostri?
Non hai mai le stesse forme,
ma avverto il tuo incedere
ed il putrido fumo
con cui incensi le mie stanze…
non esultare, non sono morta,
ho solo fatto un viaggio
tra i roghi che ardono
un’ancestrale ferita
e mentre ti allontani
cospargo il corpo di cenere
e ti maledico.
– 21/03/2017

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