Stefania Sardisco



POESIA: La stanza era illuminata da un grande camino, dietro le tende bianche velate s’intravvedevano le luci della città lontana…. incrociai il suo sguardo, sorrideva con gli occhi e, proprio in quell’istante, lasciò che la puntina si posasse sul disco. Le note di “stranger in the night” iniziarono a riempire la stanza! Prese il bicchiere, lungo, di cristallo, a forma di fiore e pieno di ottimo vino bianco che frizzava silenzioso. Bastò un piccolo sorso, un piccolo suono quando i bicchieri si toccarono per averne gia abbastanza… Il suo braccio mi cinse la vita e la sua mano gentile sostenne la mia trasportandomi in un ballo galante. Era bello stare tra la sua guancia e il suo collo, il profumo del suo dopobarba mi faceva sentire al sicuro…papà…cosa darei per far si che questo sogno si avverasse…anche solo per un minuto! Ma è un attimo fuggente che triste lascia il mio cuore nel gelido senso di solitudine. – 27/03/2017

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