Cristina Roncigli



POESIA: Gocce di assenzio

Ero in balia dei miei pensieri
Tu mi guardavi impotente
e alla sera contavi le gocce
Una due tre …..
Fino a sentirmi stordita e inerme
Vittima delle mie ossessioni
….
Porgevi il bicchiere
e io bevevo quel veleno
per non impazzire….
Ogni giorno affondavo
Sempre più nei miei
bagni di assenzio
per dimenticare
per sfuggire da quel dolore così estremo ….
È stato come vivere
Una dimensione parallela
Una realtà artificiale….
Fatta di un sollievo falso e precario….
ma tanto male….
Tanta disperazione
Ha un suo scopo
…..
Un senso…..
È come sprofondare per poi risalire
Più forti
Guerrieri della propria vita….
Ho bevuto il mio assenzio
Come il più maledetto dei poeti
Per sfuggire dal mio male di vivere….
Ma una volta che finisce l’effetto….
Torna l’amara realtà….
Il delirio dei pensieri
Che affollano la mente
Che logorano
e scalfiscono….
È un dolore così cieco
e tu sei impotente….
Non voglio dimenticare quel dolore
Ora che sono rifiorita….
Esso è ciò che mi dà forza…
Perché l’ho sconfitto…..
Lo conosco e non le temo più
Esso è stato il mio più grande maestro
Il dolore dell’anima
C.Roncigli – 29/03/2017

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