Anna Genovese

POESIA: Clochard
Ne sono troppi,veramente tanti,
ogni giorno stentano ad andare avanti:
la vita li ha ridotti senza fissa dimora,
senza casa,senza lavoro,senza amore!
Li vedi girovagare da sera a mattina,
vivere di elemosina,all’addiaccio fare una dormitina;
Troppo pochi sono i centri di accoglienza,
ma,qualcuno,preferisce “fare senza”,
così sfidano il gelo coperti da cartoni,
sperando che la mattina dopo non siano pieni di ” geloni”!
Però, non dobbiamo fargli una sdegnosa carità,
pensando che siano,per il Paese, calamità:
sono persone come le altre,con pari dignità,
sono nostri fratelli…questa è carità!
Le istituzioni dovrebbero essere più presenti,
invece si ricordano di loro solo quando causano”incidenti”!
Sono i barboni,i cosiddetti senzatetto,
ma,alla francese”clochard”…fa tutto un altro effetto! – 10/03/2017

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Moira Fusco

POESIA: LA DONNA SCALZA E RESISTENTE

Sono la donna scalza e resistente
sono la donna che si addormenta a Sud del giaciglio dei suoi desideri,
che nella notte riveste di lotta i suoi sogni
e li erge a effige dei suoi resilienti giorni.

Sono la donna che lotta contro l’ingiustizia e la discriminazione,
mentre cosparge di speranze le impronte dei suoi passi,
da Occidente a Oriente:
dalla terra delle Primavere Arabe alla profonda Africa,
dalla terra di fuoco Argentina alla culla dei dolci lembi di una Valencia mai più scordata.

Sono la donna che ha nel suo grembo il dolore della violazione e il riscatto,
la brina dell’Inverno e l’ebbrezza calda estiva,
il gusto dell’amaro e il sapore delle arance profumate di terrazze e canti di Siviglia.

Sono la donna che va a ritroso nel suo passato, sciogliendo promesse lasciate a metà.
Sono la donna che accarezza fiera il futuro
spargendo petali di un dolce sentire
eco di un io stridente che ormai più non tace.
– 10/03/2017

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orazio gaggino

POESIA: lacrime nere che sporcano l’anima, una penna piange inchiostro, non riesci più a scrivere quello che volevi, le piaghe della tua pelle assorbono le lacrime della tua penna…quello che scrivi, cancelli…. – 10/03/2017

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maria dursi

POESIA: Principatte
Principessa, ti ho telefonato! ed era spento,il mio cuore oramai e solo per te e batte fortissimo, sento che ci incontreremo presto, non nei sogni ma nella realta’ perche’ nei sogni ci sei sempre, con dolcezza e poesia. – 10/03/2017

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Luca Zampetti

POESIA: Dove sei.

Che a volte perdersi
è solo un attimo
che non sapere più
da dove soffia il vento della vita
è lecito.

E allora ti guardo
anche se non sei tu
dentro m’appartieni
come un ricordo di qualcosa
ormai lontana.

Ci sono ombre in noi
che non sappiamo
c’è un dolore nascosto
traditore e senza onore
che trova spazio
per travolgere tutto quello
che siamo stati.

Poi alzo lo sguardo
ed esco dalla bolla di dolore
da cui rispondo
alle tue domande
che non vogliono risposte
ma solo un po’ di spazio
in cui sfogare
un dolore fragoroso
antico recondito e dai colori sbiaditi.

Sono fuori e c’è fragore
la paura che il limite si arrenda
ai colpi che gli infliggi
senza accorgerti che oltre
c’è solo il nulla
un deserto di solitudine
un arido esilio da tutto quanto hai amato e voluto.

Non so se sia così la fine
se sia questo il viaggio
verso il limbo ovattato e sordo
dell’essere lontani da noi.

So che è uno schianto
continuo e doloroso
immerso in un’impotenza
che toglie ogni forza
e che ci porta giù
in un gorgo scuro e limaccioso
dove manca il respiro
e nessuno può venirti a salvare.

E quaggiù in questa notte
sono solo
in un silenzio
immenso
rannicchiato in un angolo
per non sentire tutto questo dolore che sale e lacera
le mie carni sfinite e bianche.

Che vorrei riaverti
è un desiderio senza espressione
che vorrei aiutarti
è un fare continuo, senza sosta
nel costruire ogni giorno
una strada sicura e senza pericoli
in cui tu possa procedere.

Ma posso solo aspettare
qui sul limitare del precipizio
il tuo ritorno
stringendo nei pugni chiusi
quel che mi resta
di te
il taglio azzurro del tuo sguardo
che m’illumina
dentro.
– 10/03/2017

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MARCELLA NATALE

POESIA: SFIORANDO IL TEMPO

Guardo silenziosa le tue mani
e scopro che ogni linea scolpita su di essa,
porta con sé
un legame con la realtà;
navigo imperpetua tra le onde delle tue angoscie,
e percepisco radici sentimentali
che si nutrono degli errori del passato,
che ti hanno perforato il cuore;
volo sulle tue parole,
per capire il futuro della vita,
chi saremo,
e come cambierà il mondo.

Marcella Natale
21/10/2003

– 10/03/2017

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Maurizio Castè

POESIA: Alle volte
Mi sembra di sentire
Il vecchio mondo
Gemere
Scricchiolare
Sulle gambe malferme
Come fosse sul punto
Di andare in frantumi;

Alle volte
Tutti i progetti
-i miei, del mondo
I sogni di gloria
e d’immortalitÃ
-i miei, del mondo
Mi appaiono giochi
Di un’infanzia lontana
Illusioni
Dalla molla consunta
Cui nessuno più presta fede;

Alle volte
Mi sembra che tutto
-la vita, il mondo
Sia destinato
Alla sconfitta,
Che tutto
-la vita, il mondo
Sia votato al male
Alla forza del buio
Che nessuna speranza
Né fede sia possibile
O ragione
Che l’unica risposta
Al futuro
Sia il riso disperato
Del folle;

E ogni volta
Quelle volte
Nei labirinti del buio
Nel punto più oscuro
Incontro
Il pensiero di te e so
-non dico, ma sento
Che tutto
-la vita, il mondo
Può essere ancora
Davvero meraviglioso
Che vale la pena
Essere vivi
Oggi, domani
Per ricevere
Il dono di amarti.

Maurizio Castè

– 10/03/2017

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mura maria m

POESIA: La nina, la pinta e la santa maria parton
Una in tre, tre in una
A respirar aria fiorentina
A veder ponte vecchio
Ad ammirar santa maria novella.
Lascio a te il vai e torna
Di codesta tua tanta bellezza
Oh! Sommo poeta…
Tu vuoi che io mi scordi
Ma cosi facendo
Io giammai scordarti potro! – 10/03/2017

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